Il Cile a Bergamo – 17/06/2013

Io, Bergamo e la musica live abbiamo un rapporto di odio-amore. Odio perché, in nove mesi, sono venuti artisti che avrebbero potuto interessarmi ma, vedendo i prezzi del biglietto, la voglia mi è passata. Poi, però, è arrivata l’estate e con lei le varie feste della birra o i festival, dove se sei fortunata puoi vedere gratis il cantante o la band che tanto speravi. Per Il Cile è andata cosi. L’ho rincorso per quasi un anno: prima il concerto all’Alcatraz lo scorso novembre, poi l’instore appena dopo Sanremo, per finire con i concerti di Jovanotti dove era uno degli opening act. La sfortuna sembrava essersi accanita contro di me, fino a quando, esattamente un mese prima del live, ha postato la data sulla sua pagina Facebook. Ho iniziato subito a cercare tutte le informazioni utili, così ho scoperto che quest’anno il “Summer Sound Festival”, che negli anni passati ha portato in città tra gli altri Laura Pausini, J-ax e Tiziano Ferro,  avrebbe cambiato sede e sarebbe stato ad ingresso gratuito, fatta eccezione per il concerto di Niccolò Fabi in programma la sera successiva. Esserci era un obbligo!

1017646_10201450353085408_986205490_n Non era la prima volta che andavo al Lazzaretto per un concerto, il riscontro del pubblico non era   mai stato dei migliori in termini numerici, e pensavo sarebbe  stato lo stesso anche in questa  occasione, invece appena  arrivata, quando il gruppo spalla stava per concludere la sua  esibizione,  ho visto che c’era già gente alla transenna con  tanto di zaini e, quindi, già lì da qualche ora. Con un  leggero  ritardo rispetto al programma, il concerto è cominciato e la  gente si è moltiplicata a vista  d’occhio, fino ad arrivare a  qualche centinaia (una cifra importante considerato il  contesto e,  soprattutto, che sul palco c’era un emergente e non un big), che, con grande mio stupore, ha  cantato tutte le canzoni e non solo, come era lecito pensare, i quattro singoli. Il tutto è durato circa  un’ora e mezza,  durante la quale Il Cile ha presentato per intero la special edition di “Siamo Morti A Vent’Anni” (la canzone con i Club Dogo e “Cemento armato” acustica sono state sostituite da “Escluso il cane” di Rino Gaetano e  l’inedito “Baron Samedì”), introducendo ogni brano con una piccola descrizione su com’è nato e quale tema trattava. La totale assenza di scenografia ha fatto sì che il pubblico si concentrasse solo sui musicisti e le canzoni.

19889_10201450353405416_1517009588_n Una volta terminato, Il Cile si è mostrato molto gentile, fermandosi a fare foto e autografi con i fan IMG_0468   rimasti ad aspettarlo. Scambiandoci due parole, ho avuto  un’impressione  migliore di quella già  buonissima che mi ero fatta  guardandolo in tv o  leggendo le sue interviste. Penso che lui    conserverà un bel ricordo della  prima data del tour estivo, considerato  che il giorno successivo,  sulla sua  pagina Facebook, ha scritto: “Grazie  Bergamo! Avete cantato e urlato  dall’inizio alla fine,  mi avete  accompagnato quanto la mia chitarra, vi voglio  bene! (….)”. Siccome  sarà in giro per l’Italia fino alla fine di agosto (qui le  date  http://www.ilcile.com/web/tour/ ), se dovesse passare  nelle vostre zone, ve lo consiglio vivamente per una serata all’insegna del rock cantautoriale italiano, giovane e genuino.

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Valentina Pesenti

 

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