Giacomo Runco – in arte EVA – è un giovane cantautore italiano che si è fatto conoscere dal grande pubblico attraverso l’ultima edizione di XFactor. Pieno di passione (e di talento) ci ha raccontato la sua esperienza e i suoi progetti futuri!
Iniziamo con la fatidica domanda di rito: come mai il nome Eva?
Il nome EVA è una dedica.
Una dedica a tutti coloro, me compreso, che sbagliano, “peccano”, nella vita. Il riferimento è ovviamente alla Eva biblica. Pensa come sarebbe il mondo se quella donna, nell’eden, non avesse morso quella mela: sarebbe stato un mondo perfetto, senza le magnifiche imperfezioni dell’uomo che amo vivere e raccontare nelle mie canzoni. Tante volte dei “peccati” si commettono in due e sono quelli che preferisco.
Riferimento anche alla sublime Eva Kant, compagna di Diabolik, non che, donna sorgente di fascino e bellezza.
Dai locali di città al palco di XFactor il cambiamento è grande: cosa ti ha spinto a partecipare?
Mi ha spinto a partecipare la curiosità di mettermi alla prova e scoprire, il dietro le quinte di quel mondo chiamato talent, vedere cosa succede a telecamere spente. Ho suonato spesso per strada, in locali e mercatini con a volte pochissime persone, ma quando canto e suono premo sempre sull’acceleratore delle emozioni, non mi risparmio mai, non fa per me. Quindi il cambiamento da localino di periferia a talent è stato solo un palco più grande, tante luci e telecamere puntate.
Cosa ti ha lasciato questa esperienza?
Questa esperienza ha accresciuto la consapevolezza di me stesso come artista e persona.
Ho visto e sentito cose che voi umani non potete neanche immaginare!!!
Scherzo.. Ho conosciuto e stretto bellissimi legami umani.
Mika, pur essendo un artista eccezionale, è stato “accusato” di scegliere in modo sbagliato le canzoni per i propri ragazzi: cosa ne pensi e come ti sei trovato tu, personalmente, a lavorare con lui?
Ho sempre pensato che artista eccezionale e produttore o comunque “costruttore di una strategia” su un artista siano due cose difficili da trovare in una sola persona. E’ come un grande calciatore che come spessissimo accade non riesce ad essere un bravo allenatore.
Mika penso sia la persona che incarna perfettamente questo modo di essere.
Sicuramente non è facile tracciare un percorso giusto, ma personalmente non sono stato affatto capito da lui e da molte altre persone li dentro, questa cosa mi dispiace molto perché non ho potuto mostrarmi per quello che realmente sono e come invece ad esempio ai BootCamp ho fatto: io, la mia chitarra, il mio stile e la mia voce.
Spesso tendi a costruire nuove canzoni adattando un nuovo testo a una base già esistente: ci spieghi come funziona e come mai questa scelta inusuale?
Amo giocare con la musica e soprattutto con le parole. Non c’è una regola prestabilita da seguire nella composizione, certo ognuno ha le sue tecniche ma alla base di tutto, a mio parere, c’è lo studio, la pratica e tanta voglia di azzardare e non aver paura di creare.
Adattare un mio testo ad una melodia già preesistente è una di quelle cose che nell’ultimo periodo sto facendo perché mi diverte e in attesa di pubblicare canzoni completamente mie, mi permette di riempire il mio canale youtube “EVA IN TUBO” di materiale anche inedito a livello di testi.
Che rapporto hai con il tuo pubblico – anche attraverso i social – e come è cambiato con questa nuova popolarità?
Il mio rapporto con il pubblico è fantastico: alcuni miei cari amici mi accusano di essere troppo disponibile, ma proprio non c’è la faccio a non esserlo.
Penso che cominciare ad avere un pubblico proprio sia una fortuna inestimabile, un tesoro, quindi è giusto custodirlo e cercare di trattarlo al meglio.
Amo, appena posso, leggere personalmente e rispondere a tutti i messaggi che mi arrivano su ogni social, a volte non è facile perché sono davvero tanti!
Cosa dobbiamo aspettarci da te in futuro? Hai già qualche nuovo progetto?
Dovete aspettarvi tanto da me, so che alzare le aspettative non fa mai bene, però mi sento in dovere di dirti che ciò che si è visto in TV è stata davvero una piccolissima parte di ciò che sono, a volte anche travisata e falsata da vestiti e scelte artistiche non azzeccate per me.
Io sono, anche e soprattutto, un autore di canzoni e sto scrivendo, come già in passato ho fatto per Sanremo o per i Dear Jack, per altri nomi, e per un mio personale progetto discografico.
Sara Picello
