Humanoira: il nostro motto sarà “Fedeli alla linea”!

copertina_humanoira_fedeliallalineaEsce il 21 marzo il nuovo disco dei livornesi Humanoira, intitolato “Fedeli alla linea”. La scelta del titolo, un omaggio quasi celebrativo ai CCCP, è da leggere in una chiave ironica infarcita di acre verità. È una maniera per confrontare le generazioni di ieri, fedeli a una linea morale e politica piuttosto solida, a quelle di oggi, per le quali apparire non è solo importante ma è, forse, l’unica cosa che conta. La critica sociale si fa spazio da subito. I temi sono comunque tanti: il lavoro, la politica, la musica. E poi ci sono il rock’n’roll, la psichedelia e l’elettronica, giusto perché non manchi nulla, il tutto al servizio dell’emotività. Abbiamo tra le mani un disco semplice ma allo stesso tempo pungente e orecchiabile.

Il progetto Humanoira nasce a Livorno da un’idea di Riccardo Vivaldi (voce, basso e chitarra) e Davide Variale (Synth e basso). Il gruppo decide di cantare in italiano dando forma a un rock sperimentale con influenze che vanno dal post-rock noise al progressive anni ’70. Influssi mixati con arrangiamenti elettronici tramite synth.
Le prime incisioni del gruppo sono datate 2001 con canzoni che beffeggiano ogni tipo di struttura. I live degli Humanoira racchiudevano anche una sorta di teatro sperimentale che si concretizzava tramite installazioni o recitazioni di attori aventi lo scopo di irrobustire il lato emotivo del concerto, con chiari riferimenti alle intuizioni di Carmelo Bene. I nostri, tornati a distanza di ben 7 anni dal loro disco d’esordio “L’arte di sciogliere la neve”, non sono poveri di importanti rimandi culturali e musicali.
Nell’arco degli anni, inoltre, gli Humanoira hanno calcato lo stesso palco di numerosi artisti come Giorgio Canali e Rosso Fuoco, Malfunk, Appaloosa, Il tetro degli orrori e The Eternals ,SuperSystem.

Ma che dire dei testi? Spaziano dal Valzer di protesta alle ballate Rock’n’Roll, dalle budella del punk al cantautorato. Sul fondo, una volta celeste di ironia, politica di resistenza e disgregazione di luoghi comuni: il teatro è musica con gli Humanoira.
Chi sono i protagonisti? Il re più fasullo d’Inghilterra e Wanna Marchi sono solo due tra i personaggi principali di un disco abile nel giocherellare con le parole. Diverte, riflette e fa riflettere, ricco di citazioni e registrazioni imprevedibili, suoni contrastanti e un’importante teatralità di fondo costantemente presente.

Il vero punto di forza è la voce di Riccardo Vivaldi che, con un fare un po’ enfatico e plateale ma mai scontato, trascina in contesti al limite del surreale. Quello che viene a crearsi è un mondo dove la realtà si fonde con la fantasia, e viceversa: paesaggi malati, attimi di vita, sentimenti, poesia. Ironia e sarcasmo non mancano mai. Le loro esibizioni live sono tuttora ad alto contenuto passionale e lo spettatore rimane coinvolto nei ritmi serrati e carichi di energia.
Insomma, l’idea di Riccardo Vivaldi e Davide Variale si evolve e matura. Il nuovo disco uscirà sotto l’etichetta con Seahorse Records e verrà distribuito da Audioglobe. Non vorrai perdertelo, vero?

Facebook: www.facebook.com/Humanoiraband
Soundcloud: www.soundcloud.com/humanoira
Canale YouTube: www.youtube.com/user/intothemusic1
Sito: http://humanoira.wix.com/humanoira

Francesca Pani

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