Mosche: Il 24 novembre esce “Senza Ali”, il loro primo album!

MOSCHE
Mosche
Esce giovedì 24 novembre
“SENZA ALI”
l’album d’esordio della rock band romana
(disponibile in digital download e su tutte le piattaforme streaming)
Esce giovedì 24 novembre “Senza Ali(Sunflower Records) l’album d’esordio della rock band romana MOSCHE. Il disco è disponibile su tutte le piattaforme streaming e in digital download. Lo stesso giorno sarà online il videoclip del secondo singolo estratto “Mille occhi“.

Dopo “Talent“, brano ironico e disilluso, con la partecipazione dell’ex concorrente di X-Factor, Nevruz, le Mosche pubblicano il loro primo disco prodotto e registrato da Maurizio Lollobrigida tra The lab (Acilia) e Officine Zero (Roma). Dieci tracce di rock puro, a volte duro, a volte più melodico, accompagnato da testi di critica alla società odierna (osservata da molteplici sfaccettature) e a cosa essa scatena nell’io più profondo di ognuno, ma anche da testi d’amore.

Questo disco è una dichiarazione di attaccamento alla realtà, di riconoscimento dei propri limiti e di scoperta del proprio potenziale di esseri umani.  – Racconta la band – “Senza ali” è guardare al passato, al presente e al futuro con la massima attenzione e consapevolezza di sé. È ricerca della felicità. È la voglia di guardarsi dentro e confrontarlo con ciò che gli altri vedono dentro sé stessi.”

Questa la tracklist: Mi hai, Il tempo se ne frega, Stella, La rapina, Mille Occhi, Mi assento, Talent, Padre, Vedi Sara, Il mare d’inverno (Cover E.Ruggeri).

Mosche è il nome del gruppo, formato da Alessandro Melis, Carlo Cruciani e Luca Zamberti, nata  ad ottobre 2014 come naturale bisogno di esprimere ancora più chiaramente e definitivamente la profonda disillusione che caratterizza gli inizi di questo secondo millennio. La musica delle Mosche mira a rivelare ciò che è più fastidioso del pensiero comune e individuale. Le persone credono e cercano continuamente di sentirsi al centro del mondo, celebrando vittorie di poco conto che rivelano, invece, un isolamento ed una povertà spirituale potenti. Allo stesso modo non cercano mai dentro sé stessi la causa del proprio malessere. Assumendo tale veste le “mosche” si scelgono il ruolo di invisibili osservatori. Attraverso un ronzio rivelatore e ad alto volume fanno luce sul “letame” attorno al quale volano e di cui sempre si sono per necessità nutrite.
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