Trevor: “Prendo il rap molto seriamente”

Dopo aver aperto i concerti di artisti del calibro di Fabri Fibra, Ghali, Salmo e Mecna, Trevor, giovane artista di origini pugliesi, sbarca nel mondo discografico. “Inferno” è il suo EP di esordio: 6 tracce raccontano pezzi della sua vita passata, tra sogni aspirazioni e ostacoli da superare.

Il fine di Trevor è quello di proporre canzoni che possano rappresentarlo integralmente: è chiara la sua voglia di raccontarsi al suo pubblico con sincerità. Di questo e di  molto altro ancora ci ha parlato in questa intervista.

Partiamo dal principio. Come e quando ti sei avvicinato al rap?

Mi sono avvicinato al rap all’età di 13 anni e ho iniziato a scrivere le prime barre dopo aver ascoltato per la prima volta una canzone hip hop di Eminem. Fui illuminato. Da quel momento qualcosa in me era cambiato, mi sentivo diverso. Ogni mia singola parola scritta e cantata su strumentale mi cambiava. Così, dopo anni di sacrifici e dopo intere giornate rinchiuso a scrivere e a crescere ho pensato che era arrivato il momento di procedere con un progetto concreto.

 

La scorsa estate hai aperto concerti di artisti del calibro di Fabri Fibra, Ghali, Salmo e Mecna. Quanto e cosa hai appreso da loro? C’è qualche aneddoto in particolare che ricordi?

Da queste esperienze ho capito cosa si prova stando davanti a migliaia di persone, cosa si prova a cantare le proprie canzoni sopra ad un palco. Nessun aneddoto in particolare ma sicuramente ogni esperienza ha contribuito a farmi crescere.

 

È da poco uscito “Inferno”, il tuo EP d’esordio. Possiamo definirlo il tuo lavoro “di presentazione”, in cui cioè ti sei messo a nudo?

Si , INFERNO è ovunque dal 15 Dicembre 2017 ed è il mio primo progetto. Parla di me, della mia vita, dei miei problemi e di quello che vorrei diventare un giorno. Potremmo dire che sia il progetto che più mi rappresenta. Mi sono del tutto “spogliato” per riuscire a parlare agli ascoltatori della mia intera vita , così com’è.

 

Alcune parole mi hanno colpito molto nel brano “Il senso dell’ascesa”: “Ogni lacrima versata, ogni mia preghiera, mi sono state ripagate dalla luna piena. Guardo le macerie senza nessuna pretesa, tutto è caduto.”. Ce la spieghi?

Con “ogni lacrima versata , ogni mia preghiera , mi sono state ripagate dalla luna piena” voglio far capire che ogni mio sacrificio, ogni preghiera, ogni lacrima  e tutti gli sforzi che ho fatto per la musica sono serviti a contribuire a realizzare il mio sogno. Con “guardo le macerie senza nessuna pretesa , tutto è caduto” parlo di una mia personale situazione. Sai, quando ti senti perso e solo,  quando ti rendi conto che tutta la gente che ti circonda finge di essere ciò che in realtà non è. Ecco.

 

“Io non rappo, non canto, non scrivo e manco suono. Ciò che faccio (…) è soltanto sfogo”. Quindi per te “fare musica” è sinonimo di vomitare tutto ciò che si ha dentro?

Si. Prendo il rap molto seriamente e lo utilizzo per buttare fuori tutto quello che mi va, lo prendo come un vero e proprio sfogo. Ognuno ha i suoi modi di fare musica, ognuno può dire ciò che vuole.

 

In “Mando Giù” emergono anche alcuni degli ostacoli della vita da rapper (e della vita in generale). Quali sono quelli che hai incontrato sulla tua strada fino ad oggi?

Fino ad oggi nella mia vita ne son successe tante di cose. Cose che succedono a chiunque e che soprattutto fanno cambiare la visione della vita. Gente che ti osserva costantemente e che nell’anonimato sembra aspettare il momento peggiore in cui buttarti giù moralmente. Sconfitte personali. Problemi di ogni genere. Ma la vita non è mai stata rose e fiori.

 

C’è un brano che rispecchia il tuo modo di essere più degli altri e perché?

Tutti i brani mi rispecchiano ma se dovessi sceglierne uno in particolare direi “Inferno”. Mi rappresenta totalmente perché è la prima traccia del mio EP a cui mi sono messo a lavorare, nonché la prima in vita mia. Ci ho messo dentro la rabbia e la voglia di avere una rivincita, ci ho messo dentro Trevor in carne ed ossa.

 

Abbiamo parlato di quanto ti rappresenti questo EP… Quindi, in sostanza, chi è Trevor?

Trevor è un ragazzo come tanti, e che come tanti ha dei sogni che desidera realizzare. Il suo è quello di crescere sempre di più nel rap e nella musica in generale.

 

Quali sono i tuoi progetti futuri? Puoi darci qualche anticipazione già?

Per anticipare qualcosa è ancora presto. Posso dire soltanto che stiamo creando roba nuova.

www.facebook.it/trevor  Pagina Facebook

Anna Gaia Cavallo

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