FESTIVAL DI SANREMO 2020: PAGELLE E RIASSUNTO PRIMA SERATA

Sanremo 2020

Sanremo 2020

Il Festival della canzone italiana è tornato puntuale come ogni anno, da ormai 70 anni. Noi lo commentiamo serata per serata con le pagelle e il riassunto con voto finale.

Martedì 4 febbraio 2020 – 1° serata

Le pagelle dei brani

Piccola premessa: dare voti al primo ascolto non è mai facile, perché alcune canzoni hanno bisogno di qualcosa in più per essere apprezzate come meritano. I voti bassi non vogliono essere stroncature definitive, salvo alcuni casi, ma semplicemente frutto di canzoni a nostro avviso meno d’ impatto.       Sanremo 2020

Campioni FESTIVAL DI SANREMO 2020

Achille Lauro – Me ne frego: Voto 8
Non siamo ai livelli dello scorso anno quando “Rolls Royce” ci travolse in pieno svegliandoci dal torpore in cui eravamo facendoci capire subito che sarebbe stata una di quelle canzoni che avremmo ricordato a distanza di anni, ma neanche da nono posto in classifica come ha deciso a fine serata la giuria demoscopica. L’inizio soft ricorda “C’est la vie” poi va in crescendo. Si merita il voto più alto perché la sua esibizione è stata uno dei pochissimi momenti di show che la serata ci ha regalato: entra vestito con un mantello nero ricamato oro, a metà lo toglie restando con una tutina di strass effetto nudo, come un moderno San Francesco. Iconico.

Alberto Urso – Il sole a est: Voto 4
Inizio a sospettare che ci sia qualche clausola segreta che obbliga i direttori artistici a scegliere una quota lirica-pop pur sapendo che farà scontento buona parte del pubblico, soprattutto quello che usa i social. Niente di nuovo per quanto riguarda la canzone: uguale ai singoli usciti finora, ma del resto era impossibile immaginare qualcosa di diverso. Metterlo in scaletta a mezzanotte e quaranta è stato il colpo di grazia. Thank you, next.

Anastasio – Rosso di rabbia: Voto 7
Favoritissimo per la vittoria finale, ma anche lui nella parte bassa della classifica a fine serata. Rappa su una base rock, ricordando molto Salmo che forse è stato un bene non avere come ospite, perché il paragone sarebbe stato inevitabile. Il ritornello resta in testa e potrebbe entro sabato far ricredere chi finora l’ha snobbato, me in primis. Panico Panico.

Bugo e Morgan – Sincero: Voto 6.5
Metti due ventenni nel corpo di quasi cinquantenni, il risultato sarà una buona tenuta del palco (soprattutto da parte di Morgan), tanta energia e una complicità che non sempre abbiamo visto nei duetti degli anni passati, spesso voluti dalle case discografiche. Ultimo posto ingiusto.  Sanremo 2020

Diodato – Fai rumore: Voto 5.5
Un altro dei candidati al podio, ma non al mio. La canzone è molto sanremese e per questo sa di già sentito. Vedremo nelle prossime due serate se riuscirà a farsi ricordare. Anonimo.

Elodie – Andromeda: Voto 6.5
Riconoscibilissime le firme di Durdust e Mahmood che fanno il grosso del lavoro, perché la voce di Elodie ammettiamolo non è poi niente di che. Con questa canzone sembra candidarsi ufficialmente ad essere la nostra Dua Lipa che ricorda un po’ sia nel look scelto che nel genere proposto. Ha fatto ballare l’Ariston cosa non così semplice e, salvo colpi di scena, la vedremo nella parte alta della classifica sabato sera. Il successo radiofonico è assicurato. Ti piace vincere facile.

Irene Grandi – Finalmente io: Voto 6
Come sopra. La canzone vede tra gli autori Vasco rossi e si sente. Tocca a lei aprire la serata proprio come nel 2010, sua ultima partecipazione. Lo fa a modo suo portando una canzone rock che lascia ben sperare per il proseguo della serata e in generale sulle scelte fatte da Amadeus. Ha fame di tornare sulle scene e si vede dal modo in cui si mangia il palco. Bentornata!

Le Vibrazioni – Dov’è: Voto 6
A sorpresa si prendono il primo posto. Dimentichiamoci delle ultime canzoni realizzate perché anche loro sono entrati nel mood sanremese portando una canzone anonima che esplode sul finale, ma dubito qualcuno si sia ricordato al momento della classifica, se non fosse per quel “Dov’è” ripetuto fino alla nausea. La sufficienza la raggiunge perché sul palco con loro hanno portato un ragazzo che ha interpretato la canzone con la lingua dei segni. Inclusivi.

Marco Masini – Il confronto: Voto 5
5 come la posizione in classifica  a parer mio un po’ immeritata. La canzone è molto Masiniana, suonata interamente al pianoforte tranne per l’ultima frase. Pur non avendo sentito i pezzi dei cantanti scartati, penso che qualcuno l’avrebbe potuto sostituire degnamente.

Raphael Gualazzi – Carioca: Voto 5.5
Ultimo ad esibirsi e per questo forse l’ho apprezzato poco anche se come facile intuire dal titolo il ritmo c’è e lui al pianoforte è sempre una garanzia.

Riki – Lo sappiamo entrambi: Voto 5 
Un voto che poteva essere 6 se non fosse stato per l’autotune completamente fuori luogo. Classico pezzo pop che qui finirà nella parte medio-bassa della classifica, ma si rifarà con i passaggi in radio e streaming oltre che con le vendite visto il tema trattato (la fine di un amore), e la sua fanbase. Bimbe di tutta Italia unitevi.

Rita Pavone – Niente – Resilienza 74: Voto 4
Arriva sul palco piena di energia come il pezzo rock richiede e forse presa dalla troppa enfasi le parole non sempre sono comprensibili. Si prende la prima standing ovation della serata a parere mio un po’ eccessiva e fatta forse più per rispetto alla sua carriera che per l’effettivo valore del pezzo. Too much.

Nuove Proposte              Sanremo 2020

Leo Gassmann – Va bene così: Voto 6.5
In sfida contro Fadi vince a mani basse. Il suo modo di cantare quasi recitando si adatta al pezzo che parla di accettarsi e non cercare la perfezione a tutti i costi.

Fadi – Due noi: Voto 5.5
Un po’ contrariata di vederlo in sfida contro Leo Gassman, perché entrambi tra i miei preferiti. Questa canzone non è tra le sue migliori e il fatto di cantarla urlando non fa che rendere l’ascolto più complicato. Recuperate però le altre sue canzoni, perché il ragazzo merita.

Eugenio in via di Gioia – Tsunami: Voto 6,5
Una fotografia dei giovani d’oggi che avrebbe meritato di arrivare almeno in semifinale. Avrei sperato per loro un destino simile a a quello dello Stato Sociale che hanno ricordato sia nel look (per niente Sanremese) che per il modo di tenere il palco.

Tecla Insolia – 8 marzo: Voto 6
Vince di pochissimo sugli Eugenio e questa la dice lunga su come sarebbero potute andare le cose se invece di una canzone su amori violenti e donne maltrattate, ne avesse portata una più frivola. Ok questi sono temi di cui non si parla mai abbastanza, ma farli cantare a una ragazza di 16 anni con un bagaglio di vita limitato per ovvie ragioni, non credo sia la soluzione migliore. Se in gara andrà bene, non è cosi scontato che le vendite diranno lo stesso.

Riassunto Serata & Ospiti

La serata è iniziata con la sfida tra i primi quattro giovani che ha visto avanzare alle semifinali Tecla e Leo Gassman. A decidere è stata la giuria demoscopica composta da 300 persone che ha votato anche le esibizioni dei Campioni stilando una prima classifica, ovviamente parziale visto che in gara c’era solo la metà dei partecipanti. Amadeus, salito sul palco dopo una breve presentazione di Fiorello, racconta dei suoi inizi e di Sanremo che da sempre è stato il suo sogno più grande e della promessa fatta all’amico di una vita durante i loro esordi: ovvero portarlo con lui all’Ariston se un giorno si sarebbe realizzato.
Diletta Leotta e Rula Jebreal sono state le donne scelte per la prima serata. Entrate un ora dopo l’inizio della puntata sembravano destinate al classico ruolo marginale, hanno saputo far parlare di loro e non per i tre cambi d’abiti. Entrambe hanno fatto a distanza di poco due monologhi agli antipodi che hanno avuto un forte riscontro sui social: Diletta Leotta ha esordito dicendo che “la bellezza capita”, cosa un po’ ironica da dire se tuo fratello è un chirurgo plastico e in rete girano molte foto del tuo “prima e dopo”. Se voleva togliersi l’immagine di bella che non balla sicuramente questo non è stato il modo migliore. E i riferimenti alla nonna in prima fila non hanno aiutato a rendere quel momento meno sconclusionato.
Discorso completamente opposto per Rula: il suo monologo è stata la vera perla della serata, perché ha raccontato delle violenze subite dalla madre che per questo si è suicidata e di come nel 2020 si possa ancora pensare che le donne vittime di violenza abbiano colpe, il tutto intervallato da frasi di celebri canzoni, tutte scritte peraltro da uomini. Ospiti Albano e Romina Power con la figlia Romina, che al loro ultimo Sanremo in coppia 33 anni fa era nella pancia della mamma. Classico medley alla carriera e poi hanno cantato il nuovo pezzo scritto da Cristiano Malgioglio.
Il cast de “Gli anni più belli” invece ha presentato il film regalando un monologo con gli attori adolescenti che interpretano Pierfrancesco Favino, Micaela Ramazzotti, Kim Rossi Stuart e Claudio Santamaria nel film di Muccino. A loro si è unita anche Emma e insieme hanno cantato “Tu come stai?” di Baglioni. Di lì a poco la cantante salentina ė stata protagonista di un altro momento canoro portando sul palco un medley con i suoi brani sanremesi e l’ultimo singolo “Stupida Allegria”. Sanremo 2020

Fiorello
Ė toccato a lui aprire il festival: vestito da prete come Don Matteo perché fa tanti ascolti su Rai 1. Dal fondo del teatro ė salito sul palco facendo ironia sulle polemiche pre Sanremo e sulle disgrazie avvenute nel primo mese dell’anno: l’Australia in fiamme, quasi la terza guerra mondiale e il Festival con Amadeus. Si è definito il Rocco Casalino del presentatore annunciando in modo tutto suo che sarà un po’ defilato, ma facendo presente all’amico che se andrà male potrà dire addio a tutti i programmi Rai. La promessa ė stata mantenuta perché con la sua personalità il rischio di oscurare il presentatore ė molto alto. Ruolo perfetto per lui: si diverte entrando ed uscendo di scena come crede, nulla di troppo finto o preparato e l’amicizia con Amadeus è un punto importantissimo: sono sciolti e non troppo istituzionali, si divertono davvero e lo si percepisce.

Tiziano Ferro
In questa prima serata ci ha regalato due cover ed un suo brano: “Nel blu dipinto di blu“, “Almeno tu nell’universo“, ultimato con una forte emozione tramutatasi in pianto che ha causato anche delle stonature, per la quale si è anche scusato ammettendo all’orecchio di Amadeus “ho rovinato tutto”, ma a noi l’emozione è arrivata e quindi niente di rovinato, ed infine il singolo “Accetto miracoli“.

 

Voto Finale Serata: 6-

Lo share al 52% ha premiato le scelte fatte, ma personalmente non sono stata pienamente conquistata. I momenti belli non sono mancati sia nelle esibizioni che durante il monologo di Rula, ma poca roba se pensiamo che la puntata ė durata 4 ore.

Per sapere il programma delle 5 serate clicca qui.

 

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