San Diego, il secondo album “ù”: «Vorrei che questo disco facesse bene»

Il 17 aprile 2020 è uscito il secondo album del cantautore San Diego, “ù”. Un titolo particolare come è l’intero lavoro discografico. Un mix di suoni nuovi e vecchi mescolati in dieci brani.

san diego ù

San Diego – “ù”

“Il secondo album è sempre il più difficile”, cantava Caparezza in uno dei suoi brani più famosi, e mai fu stata detta frase più vera. Il primo disco è una sorpresa con cui ti presenti al tuo pubblico, mentre per il secondo chi ti conosce è già carico di aspettative. Devi creare qualcosa di nuovo, ma che non sia troppo diverso dal precedente. Il cantautore San Diego con il suo “ù” riesce proprio in questo intento.

Vorrei che questo disco “facesse bene” e fosse catartico come lo è stato per me. In ogni caso, chi mi ascolta per la prima volta dovrebbe percepire la mia musica con la stessa intenzione (ovviamente personale) a prescindere da quale pezzo ascolti per primo. Credo che se ha ancora senso fare dischi nel 2020 è proprio perché la musica non deve essere propedeutica“. Queste sono le parole con cui San Diego descrive il suo ultimo lavoro. Il cantautore suona un genere poco trattato da noi di Brainstorming, ma nonostante questo abbiamo apprezzato.

“ù” si muove tra sonorità ambient, in poche parole abbiamo canzoni perfette per una serata in discoteca e brani per un aperitivo con gli amici. Una musica che può essere il sottofondo ad una serata, ma anche un momento di solitudine con i propri pensieri.

Senza giri di parole San Diego usa testi disillusi, romantici e surrealisti che si mischiano con le suggestioni vaporwave, chill-wave e dance, dando vita ad un prodotto originale che si distacca dal canone italiano. “ù” è in grado di portarti su un’altra atmosfera, ti trascina nelle profondità della tua mente senza lasciarti solo.

Uno dei brani che più ci hanno colpito è “Lol” ricco di energia e un po’ sullo stile anni ’80. “Rinascente”, canzone che apre le danze, è più calma ma comunque molto avvolgente. Il brano “Doccia” ci ricorda le prime canzoni di Tiziano Ferro e un po’ Daniele Silvestri. Le influenze in questo disco sono tante, ma nonostante questo San Diego mantiene uno stile suo e unico.

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