Addio a Ezio Bosso, il pianista che sapeva commuovere

La giornata si è aperta con una triste notizia: il pianista Ezio Bosso è morto a soli 48 anni dopo una lunga battaglia contro una malattia neurodegenerativa. Immenso il dolore dei familiari e dei colleghi, in tantissimi gli hanno dedicato un pensiero. “Ciao Ezio, grande musicista ma soprattutto grande uomo”, scrive Carlo Conti su Instagram, postando una foto in cui abbraccia Bosso sul palco del Festival di Sanremo nel 2016.

ezio bosso morto

Addio Ezio Bosso

Ezio Bosso era stato scoperto dal grande pubblico nel 2016, quando Carlo Conti lo aveva invitato al Festival di Sanremo come ospite d’onore. L’esecuzione di “Following a Bird“aveva colpito tutti e improvvisamente il nome di Bosso non era più riservato a una nicchia di cultori della musica colta.  

Il musicista si era innamorato della musica da quando aveva quattro anni, ma a cambiargli la vita fu l’ìncontro con il contrabbassista viennese Ludwig Streicher. Fu lui a consigliargli di studiare composizione e direzione d’orchestra all’Accademia di Vienna. Negli anni 90 Bosso divenne un musicista apprezzato a livello internazionale, con concerti in tutto il mondo.

Nel 2011  fu operato per un tumore al cervello e dopo quell’operazione gli venne diagnosticata una malattia neurodegenerativa incurabile che porta nel giro di pochi alla compromissione delle funzioni vitali. 

“Un uomo profondo e generoso, un artista esplosivo capace di trasmettere la gioia di suonare e la passione per la musica. Sono molto addolorato per la scomparsa di Ezio Bosso. E’ un triste giorno per la cultura italiana che perde un grande interprete e compositore. Un uomo straordinario che ha fatto della sua vita un messaggio di speranza e di forza”, scrive Dario Franceschini.

Leggi anche: Francesca Sarasso, “Antiamore”: il racconto di una storia finita

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