Assomusica, l’appello: “Crisi senza precedenti, includere misure per il settore culturale e musicale”

La pandemia ha avuto un impatto senza precedenti nel settore musicale, per questo Assomusica rinnova il suo appello al Governo Italiano. La situazione sta diventando insostenibile e lo Stato deve prenderne atto e trovare una soluzione come ha fatto per altri settori fortemente toccati.

Assomusica

Assomusica e l’appello al Governo

 

«La crisi causata dal Covid-19, ha avuto un impatto senza precedenti sul settore musicale. Voglio che il settore musicale europeo rimanga competitivo nel contesto globale».

Queste le parole che sintetizzano la drammaticità della situazione che stanno vivendo il settore della musica dal vivo e le migliaia di lavoratori e famiglie che da esso dipendono.

Assomusica, l’Associazione degli Organizzatori e Produttori di Spettacoli di Musica dal Vivo ha continuato a portare avanti in questi mesi un’importante campagna di sensibilizzazione. Non soltanto presso le istituzioni italiane, ma rivolta direttamente al Parlamento europeo.

Gli eurodeputati hanno espresso forte preoccupazione in merito al fatto che nel Piano di ripresa dell’UE Next Generation EU non sia stato riservato alcun importo specifico a diretto beneficio dei settori culturali e creativi. Viene chiesto alla Commissione europea di stanziare almeno il 2% del dispositivo per la ripresa dei settori culturali e creativi.Assomusica rinnova così il proprio appello al Governo italiano. Si chiede un aiuto concreto per il settore dello spettacolo fortemente in crisi, soprattutto per quanto riguardo i live.

L’impatto reale per il settore

«250.000 famiglie sono senza lavoro. Il circuito ha perso 650 milioni di euro tra febbraio e settembre. Sono stati registrati cali di fatturato vicini al 100% rispetto all’anno scorso. Sono danni che per noi organizzatori non hanno precedenti. Gli spettacoli di musica dal vivo sono stati i primi a chiudere e, come sta emergendo, gli ultimi a ripartire. Molte figure professionali stanno già scomparendo e non si vede all’orizzonte un momento preciso in cui si potrà ricominciare a lavorare. Di questo non si può non tener conto. Ne va della dignità di migliaia di persone, prima ancora che lavoratori.».

Le proposte al Governo

Queste le proposte rivolte dall’Associazione al Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte:
  • Includere, nel “Recovery Fund”, misure specificamente destinate alle Industrie Culturali e Creative.
  • L’impegno affinché i Capi di Stato e di Governo della UE decidano di incrementare a 2,8 miliardi di euro il budget destinato al Programma Europa Creativa nel prossimo Quadro Finanziario Pluriennale.
  • L’introduzione dell’IVA agevolata al 4% sui biglietti per gli spettacoli dal vivo.
  • Destinare alle industrie e ai settori culturali e creativi almeno il 2 % del dispositivo per la ripresa e la resilienza dedicato alla ripresa.
  • Prevedere un Fondo emergenze per i lavoratori degli spettacoli dal vivo.
«Mi auguro sinceramente che questo appello possa essere tenuto in considerazione e che, in questa fase di proposizione di nuove idee per la ripartenza, possiate ascoltare anche noi promoter senza dimenticare che quando la pandemia piegava il Paese, i cittadini si ritrovarono uniti proprio sulle note della musica» conclude Vincenzo Spera.
 

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