Milano Innovation District (Ex Area Expo), Milano – Recensione 

Recensione da fan per fan
Istruzioni pratiche e consigli per vivere al meglio il concerto

Milano Innovation District

Milano Innovation District, Ex Area Expo – Milano

Nel 2015 Milano è rinata grazie all’Expo che ha dato uno scossone alla città. Molte aree sono state riqualificate ed altre sono sorte da zero, trasformandosi come location suggestive per eventi. Tra queste anche la stessa Area Expo, ora rinominata Milano Innovation District, che ad esposizione finita è diventata la venue di concerti di artisti come Eminem, Thirty Seconds To Mars e festival come il Milano Rocks, gli Idays.
 
COME SI RAGGIUNGE:
Le venue nell’hinterland milanese possono essere croce e delizia per chi viene da fuori. La venue si trova a Rho Fiera, che è proprio un capolinea della metro ed anche una stazione ferroviaria. Anche se scegliete l’auto le uscite autostradali sono diverse e comode e i parcheggi seppur a pagamento non mancano. Se avete seguito questa rubrica nelle ultime settimane avrete capito che più l’artista è importante più i servizi offerti dalla città aumentano.
Voto: 9.5
 
PUNTUALITA’ E ATTESA
L’unica volta in cui ci sono stata tutto ha funzionato a meraviglia: velocità a ritirare il biglietto, nel fare i controlli, orari rispettati. I controlli sono un po’ più rigidi rispetto a quelli dei palazzetti. Essendo un area così grande ed ospitando per lo più festival il palco è circondato da diversi stand in cui mangiare o fare attività alternative proposte dai vari sponsor, l’ideale per ingannare l’attesa tra un gruppo e l’altro.
Voto: 8
 

ACUSTICA E ASPETTO:

Il mio consiglio è di spendere qualcosa in più e prendere il biglietto per il PIT: oltre a vederlo meglio e non tramite uno schermo, avrete più libertà di movimento ed anche stando verso il fondo la visuale vale sicuro il prezzo. L’unica volta che sono stata qui il biglietto per il PIT non era in vendita ma il braccialetto veniva dato il giorno stesso, così mi sono ritrovata a vederlo da dietro. Esperienza che mi ha fatto dire “mai più senza” in un contesto del genere, perché anche l’acustica non è stata cosi impeccabile.
Voto: 7.5
 
POST-CONCERTO:
Per accedere e quindi anche per lasciare la venue, ci sono un paio di chilometri da fare a piedi. Lungo il percorso che porta all’uscita si trova lo staff che non fa pressioni, ma comunque invita le persone a non fermarsi per fare conversazione e continuare il suo avvicinamento alla metropolitana o ai parcheggi. L’unico modo per incontrare l’artista è quello del meet che sia in uno stand o nel backstage. Come tutte le grandi aree ci sono ingressi diversi per gli artisti e per il pubblico, appostarsi non ha molto senso perché comunque arriverebbero su van dai vetri oscurati.
Voto: 7
 
Tiriamo un po’ le somme
Considerato che è da pochi anni che si organizzano concerti qui, la struttura è ben organizzata. Cosa da non trascurare: per pagare dovrete convertire i vostri soldi nei tanto amati/odiati Token. Il MIND è un’altra delle venue che gli amanti dei concerti dovrebbero provare, perchè tra le poche che possono in qualche modo evocare i grandi festival stranieri.
 
Voto finale: 8
Al prossimo locale!
 

Leggi anche: “Uffici Stampa, come scegliere quello perfetto per te”

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