Giulia Barbara Pagani: «Amo il Negroni, ma sono un Martini Rosso!»

Nel 2021 è uscito “Camminare” il nuovo singolo di Giulia Barbara Pagani. Il brano ci ha colpito parecchio e abbiamo deciso di conoscere un po’ meglio l’autrice di questa piccola perla.

Giulia Barbara Pagani

Giulia Barbara Pagani

Ciao Giulia, è un piacere intervistarti! Abbiamo ascoltato il tuo brano “Camminare” e siamo rimaste davvero colpite. Iniziamo con la prima domanda: come è nato questo singolo?

Karim Bakkali, in arte BPyn (producer con base in Marocco) mi ha inviato un beat a inizio estate 2020. Mi è subito piaciuto e mi ha subito ispirato una bella linea melodica e successivamente il testo. Più tardi, ho passato il beat ad Amos HSB (producer bergamasco), il quale ha riarrangiato il brano. Il mio scopo era far immergere, attraverso una serie di immagini, nelle sensazioni ed emozioni suscitatemi dall’intensità di uno sguardo. In questo sguardo mi perdo e mi voglio perdere, e mi ritrovo a “camminare” senza sosta nei suoi occhi. Il focus della canzone è questo sguardo e le sensazioni che mi suscita. Sguardo che Roland Barthes definirebbe come il punctum del brano.

Una domanda da parte del nostro pubblico: le tre canzoni che hanno influenzato di più la tua carriera?

Cyrano di Francesco Guccini, At last di Etta James e Stan di Eminem feat. Dido

Qual è il tuo più grande pregio e il tuo peggior difetto?

Il mio più grande pregio penso sia la resilienza, qualsiasi cosa mi succeda cerco sempre di trovare qualcosa di positivo o quantomeno di capire cosa posso fare per migliorare la situazione nella quale mi trovo. Come difetto posso dire che se devo fare qualcosa che non mi appassiona particolarmente tendo a procrastinare fino all’ultimo momento.

Pensi che nell’ambiente musicale ci sia molta discriminazione nei confronti delle donne?

Penso che l’ambiente musicale, così come tutti gli ambienti lavorativi e non in realtà, diano uno spettro di quella che è la società nella quale viviamo. Essendoci nella vita di tutti i giorni discriminazione nei confronti delle donne (e non solo), conseguentemente e purtroppo troviamo le stesse dinamiche anche nell’ambiente musicale. L’importante è non lasciare che questi episodi discriminanti passino inosservati, a prescindere che ci riguardino in prima persona o meno, e cercare nel proprio piccolo di impedire che questi avvengano.

Sei di origini lombarde, ma al momento vivi a Parigi. Meglio Parigi o Milano?

Per quanto ami Milano, mi tocca dire Parigi (anche perché altrimenti non mi troverei qui ora).

Tornando a parlare di musica. Un aneddoto interessante che ti è capitato nella tua carriera?

Non riguarda propriamente la mia carriera musicale ma una cosa che mi viene in mente così su due piedi è che, nonostante canti fin da bambina, non ho mai cantato ad una serata karaoke.

Ultima domanda di rito: se dovessi descriverti con un cocktail (o un drink) quale sceglieresti?

Il mio cocktail preferito è il Negroni ma se dovessi sceglierne uno che mi rappresenti direi il Martini Rosso.

Ascolta “Camminare”

 

Leggi anche –> Giulia Barbara Pagani, fuori il suo nuovo singolo “Camminare”

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