Sid Vicious, la tormentata storia del bassista dei Sex Pistols

Era il 2 febbraio 1979 quando Sid Vicious mise fine alla sua vita con una pesante dose di droga. La storia di quest’icona punk è parecchio tormentata. Un’infanzia infelice, fino ad una relazione complicata con Nancy. Una delle storie d’amore più conosciute della storia.

sid vicious

Sid Vicious

John Simon Ritchie, in arte Sid Vicious, nacque a Londra il 10 maggio 1957 sotto il segno del Toro. Figlio di una guardia di Buckingham Palace suonatore semiprofessionista di trombone, ebbe un’infanzia tormentata. Poco dopo la sua nascita, infatti, il padre abbandonò la famiglia. Sid fu costretto a trasferirsi a Ibiza con la madre Anne, tossicodipendente.

La vita del giovane bassista parte in salita. Qualcosa cambia quando nel 1975 incontra John Lydon, che lo fece entrare in contatto con i primi fermenti del punk inglese. Nel 1977 arriva la grande occasione di Sid: Glen Matlock viene allontanato dai Sex Pistols e Lydon chiede a Vicious di unirsi al gruppo.

Non aveva mai preso in mano un basso fino a quel momento, ma questo non fermò il gruppo. Nel giro di qualche mese imparò le linee di basso e il gruppo diede alla luce Never Mind the Bollocks, pietra miliare della musica punk. Lydon non ha mai dubitato che lui fosse l’uomo giusto per il gruppo per il suo aspetto stravagante che sicuramente avrebbe attirato l’attenzione.

Nancy

Nello stesso anno Sid Vicious conobbe Nancy Spungen. Nancy era una groupie, e rimase subito colpita dal fascino di Sid. Purtroppo, la ragazza soffriva di dipendenza da eroina, e fu lei a far cadere nella trappola mortale anche Sid. Gli abusi di alcool e droga crearono diversi problemi nel gruppo. La band era contraria all’amore tra lui e Nancy, ma lui scelse di lasciare il gruppo piuttosto che perdere Nancy.

Il 12 ottobre 1978 la ragazza venne trovata morta accoltellata a New York. Sid, in stato confusionale, non ricordava minimamente cosa fosse accaduto. Venne arrestato, e poi rilasciato su cauzione. Fu un durissimo colpo per lui. Tento di suicidarsi, ma fallì. Provo ad andare oltre, ma il peso che aveva addosso non era più sopportabile.

Il 2 febbraio 1979 affogò i suoi dolori nella droga, un’overdose che gli causò la morte. Il bassista aveva lasciato un biglietto in cui chiedeva di essere sepolto con la sua Nancy. Le sue volontà non vennero rispettate.

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