Gilberto Ongaro, fuori il nuovo singolo “Empatia Suite”

L’11 novembre è uscito “Empatia Suite”, il nuovo singolo di Gilberto, al secolo Gilberto Ongaro. Il cantautore questa volta mette da parte i fiumi di parole dei precedenti lavori, e si cimenta come compositore. Un sogno che covava da diversi anni e che finalmente prende forma.

gilberto

Gilberto Ongaro – Emaptia Suite

L’ispirazione musicale è venuta dall’empatia, grande assente di questi ultimi anni. I sottili meccanismi psicologici messi in atto dai social network hanno amplificato una tendenza sociale, avviata già negli anni ’80. La totale mancanza di capacità di mettersi “nei panni degli altri”.

Il “narcisismo online” ha contribuito ad enfatizzare da un lato la percezione che la propria sofferenza sia la sola, l’unica, l’inconfutabile. Dall’altro la pretesa che questo “egocentrico spleen interiore” debba essere non solo capito ma anche giustificato, sminuendo di fatto il dolore altrui.

“Empatia suite” si propone di ricollegare il cuore e la mente dell’ascoltatore, per riconnetterlo al mondo reale. Si tratta di una suite in sette parti, da ascoltare come un unico flusso.

Il tema portante avvia l’opera e da il nome alla prima traccia, “MARMO”, caratterizzata da un solenne corno francese. Un clima da vera e propria colonna sonora. Il tema viene bruscamente interrotto dalla coloratissima ansia di “STRAPIOMBO” (track 2).

“EMPATIA” (track 3) è il fulcro del significato della suite. Il violino resta solo, ed improvvisa note tristissime, rappresentando un dolore personale. Nessun altro strumento lo accompagna, il violino piange nel silenzio.

Il tema del marmo ritorna in “ETICA” (track 4). Questa volta è il pianoforte solista a creare arpeggi romantici.

“CHIACCHIERE” è dunque il nome della track 5 e le voci sono frasi “rubate” ai passanti di una normale giornata padovana (gennaio 2019); una testimonianza delle vite simultanee di un giorno qualsiasi. 

La festa si interrompe e il pianoforte avvia una serie dodecafonica, che verrà poi suonata da tutti gli strumenti, ma partendo da una nota diversa: il risultato è dissonante quanto il nome della track 6, “DROSTE”.

Dopo la matematica e l’ansia, il corno francese ritorna, ancora una volta con il tema di “Marmo”, ma in BAGLIORE (ultima track dell’opera) cambia di senso: la tonalità è maggiore e, per la prima volta nella sua discografia, Gilberto concede un lieto fine (nei dischi precedenti tendeva a chiudere sempre con un brano tragico o perlomeno malinconico). Si chiude così con un barlume (un bagliore per l’appunto) di speranza che tende lo sguardo verso” una luce comune, in fondo ai nostri tunnel privati.

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