marasmo: “Al liceo ho capito che la musica era la mia strada”

E’ uscito il 14 ottobre “Fuorisede”, l’ep di debutto di marasmo. Un disco che sa di casa, quella divisa con altre mille persone, quella fredda e con la dispensa vuota, un disco che sa di frenesia cittadina, che scava nell’underground di Milano e ne offre una visione del tutto nuova. marasmo (rigorosoamente tutto minuscolo) si impone così nella scena urban.

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marasmo intervista

Come hai impiegato il tempo concesso dalla pandemia? 
Ho utilizzato il tempo a disposizione per esercitarmi sulla produzione, per lavorare ai miei pezzi, per stare con la mia famiglia e per riflettere sulle mie priorità.

Quando sei entrato in contatto con la musica e quando hai capito che sarebbe stata per sempre parte della tua vita? Hai mai dubbi a riguardo?
Sono entrato in contatto con la musica da piccolo, in famiglia c’è sempre stata la passione per le diverse arti. Ho capito che la musica sarebbe stata parte delle mia vita alla fine del liceo: non avevo ancora scelto l’università, non sapevo cosa fare dopo il diploma, ma volevo assolutamente trovare un modo per imparare nuove cose sulla scrittura delle canzoni.

Ci sono altre arti, come per esempio il cinema, letteratura o altro, che sono in grado di influenzarti musicalmente? 
Tutto mi influenza, in particolare per quanto riguarda i testi. Una scena di un film, una frase di un libro, una situazione quotidiana, un gesto, ecc…
Penso che ci sia una carica emotiva ed una bellezza nascosta nelle cose più disparate.

Come è nato il tuo primo EP e perché è la colonna sonora perfetta per questo periodo? 
Il mio primo Ep “fuorisede” nasce dall’esigenza di “mettere su carta” le esperienze dei miei 5 anni da studente a Pescara. Essere un fuorisede mi ha cambiato e mi ha dato la possibilità di vivere alcune cose che non volevo assolutamente dimenticare. Queste esperienze hanno quindi dato vita a 5 brani, e questi 5 brani sono raccolti nell’Ep per cercare di dare la mia visione di questo periodo, di questa fase.
Non penso che “fuorissede” sia in generale la colonna sonora di questo periodo: ognuno di noi si trova in una condizione diversa in questo momento. Penso però che questo Ep possa essere la colonna sonora perfetta per chi ora si trova a vivere da fuorisede, poiché potrebbe rispecchiarsi in qualche episodio descritto in queste canzoni.

Quali sono i tuoi prossimi step?
Sicuramente imparare nuove cose, pubblicare nuovi brani, scrivere nuove canzoni. Per il resto ho deciso di lasciarmi stupire, nel bene e nel male, da quello che accade.

Leggi anche –> Ufficio stampa: quando Brainstorming è diventato più di un magazine

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