“Mono”, il grande ritorno dei lombardi Vintage Violence

Il 19 novembre è uscito “Mono“, il nuovo album dei Vintage Violence. Abbiamo avuto un piccolo assaggio di questo disco con “Piccolo tramonto interiore” e “Zoloft”. Dieci canzoni che raccontano la società di oggi e i Vintage Violence. Il disco si muove su un sound rock underground, molto vicino al punk italiano.

vintage violence mono

Vintage Violence – MONO

La band ha qualcosa da dire al mondo e lo fa con un sound energico e incantevole ironia. Questa volta è davvero difficile per noi scegliere un pezzo come il migliore, sono tutti degni di nota a modo loro, ma pistola alla testa diremmo “Dicono di noi”. Attraverso questo brano i Vintage Violence si presentano ironizzando tutti gli appellativi che fin ora gli sono stati dati. “Dicono di noi, ma non siamo noi” cantano i ragazzi. Un pezzo che ci ha strappato una risata è: “Nico è il nipote di Manuel Agnelli.  Rocco è il figlio di Manuel Agnelli. Ben è Manuel Agnelli”.

“Mono” è un lavoro ottimo. Abbiamo aspettato sette anni il ritorno di questi ragazzi, ma ne è valsa la pena. Le melodie sono accattivanti e ti fanno venir voglia di pogare sotto un palco. I testi simpatici nascondono un messaggio profondo che chi vuol capire lo capisce.

Mono è una “fotografia dell’oggi” ma solo come pretesto per “abbozzare un affresco del domani”, per questo è pieno di suggerimenti nascosti su dove cercare La chiave (brano che, non a caso, chiude il disco) della natura umana, nelle pieghe di ogni verso: quello che i Vintage Violence sanno fare meglio da vent’anni a questa parte, aggiornato al 2021.

Leggi anche –> Vintage Violence, fuori la ballad punk rock “Piccolo Tramonto Interiore”

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