Il Corpo Docenti: “Il palco è il fine ultimo di quello che facciamo”

Fuori da ottobre “Entrambi”, il nuovo singolo de Il Corpo Docenti. Entrambi vede la band perlustrare campi musicali fino ad ora per lei inesplorati, con gli arrangiamenti che calzano una forte componente new wave inedita per la band.

il corpo docenti intervista

Il corpo docenti intervista

Ciao ragazzi, il vostro ultimo singolo è davvero emozionante. Quasi difficile descrivere ciò che ci trasmette. Come vi sentite quando riascoltate “Entrambi”?

Ciao Camilla e ciao a tutta Brainstorming.
Viene difficile rispondere a come ci sentiamo quando risentiamo Entrambi, perché solitamente ascoltiamo la nostra musica quando siamo in studio o in saletta durante le fasi di lavorazione, quindi abbiamo un approccio molto più distaccato. Ci fa però un sacco piacere leggere commenti di questo tipo riguardo alla nostra musica perché è il motivo che ci spinge a farlo ogni giorno, perciò grazie mille davvero!

È qualche anno che avete iniziato a lavorare con Divi dei Ministri, come è nata questa collaborazione?

Dopo il nostro primo EP sentivamo la necessità di iniziare a lavorare i pezzi che avevamo tra le mani insieme a un produttore, per avere qualcuno che riuscisse a sentire quello che noi non sentivamo e ci aiutasse tirare fuori tutte le sfumature ancora nascoste. Ci siamo approcciati a Divi tramite un semplice messaggio su Instagram, lui ha risposto poco dopo, ci siamo trovati e da lì è nata una bellissima collaborazione che ancora oggi va avanti.

Siete tra le poche band che nonostante la pandemia sta per partire per un tour, come vi sentite? Pronti per questo piccolo tour?

Suonare su un palco è il fine ultimo di tutto quello che facciamo, perché ci permette di dare un volto a quei numerini su Spotify, ma soprattutto ci consente di stringere la mano e abbracciare le persone che ci seguono e che stanno iniziando a seguirci da questi ultimi singoli. Anche se si tratta di un piccolo tour di presentazione è stato veramente difficile per noi che attualmente ci muoviamo in via del tutto indipendente. Siamo davvero molto contenti di poterlo fare e speriamo di farlo sempre di più nei prossimi mesi.

Avete suonato con grandi nomi della musica, qual è il ricordo più bello di quelle serate e il concerto che vi è rimasto più impresso?

Di ricordi belli, confusi e non, ce ne sono veramente tanti e sceglierne uno è praticamente impossibile, dalla festa nei camerini dell’Alcatraz con i Punkreas per il loro trentennale al post-concerto in un circolo Arci coi Ministri lo scorso settembre. Il concerto che ci è rimasto più impresso è ovviamente il succitato Alcatraz, un posto completamente diverso da ogni altro live club dove si percepisce appieno l’importanza storica di quello che è una delle venue di riferimento della musica italiana.

Prossimi progetti? Cosa si devono aspettare i vostri fan dal 2022?

Chi ci segue sa che quando pubblichiamo dei singoli stiamo mandando un messaggio chiaro: ci saranno altre canzoni! Però non possiamo dire altro, sennò che divertimento c’è?

Ultima domanda di rito: se doveste descrivere Il Corpo Docenti con una bevanda o un cocktail, quale sarebbe e perché?

Sicuramente un gin tonic. Nostro cocktail preferito, senza dubbio. Semplice, pochi ingredienti, diretto e senza fronzoli. Non per questo semplice: se gli ingredienti vengono mixati male si rischia di bere semplicemente dell’acqua leggermente aspra.

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