Le Urania: “Significa semplicemente amare ciò che si fa”

Fuori dal 14 gennaio 2022 Orbita lunare, il nuovo singolo di Le Urania dove sonorità synth indie-pop celebrano la forza, il coraggio e la bellezza dell’amore. Un ritorno carico di passione alla musica, al valore delle parole e degli incontri dopo la lunga chiusura. Il brano anticipa il debutto discografico del duo abruzzese-marchigiano composto da Stefania Ferrante e Laura Ubaldi.

le urania

Le Urania

Quali sono tre brani che a vostro avviso sono stati fondamentali per la vostra formazione musicale?

Stefania: personalmente “Come as you are” dei Nirvana (così come tanta roba degli anni 90) perché è un inno all’accettazione di sé stessi, poi “Qualcosa che non c’è” di Elisa per il messaggio che lascia cioè che dobbiamo semplicemente amare ogni momento di semplicità che abbiamo, momenti che hanno al loro interno tutto ciò di cui abbiamo bisogno.
Infine “You’ve got the love” dei Florence and the Machine, una canzone liberatoria per antonomasia.

Laura: C’è tempo – Ivano Fossati
En e Xanax – Bersani
Slow dancing in a burning room – John Mayer

Cosa significa esordire con un brano durante un periodo di pandemia globale? Che cos’è cambiato finora?

Stefania: Significa semplicemente amare ciò che si fa, quando è vero amore non ci si ferma a prescindere. Ogni momento è buono per creare, per raccontare e raccontarsi, in particolar modo durante questo periodo. Si cerca di trasmettere attraverso la musica speranza e forza nel continuare a credere in qualcosa e in se stessi.

Laura: Esordire in questo periodo significa mettere in conto di dover reinventarsi e inventarsi sempre nuove idee per sentirci vicino alle persone e cercare di presentarci piano piano attraverso post e stories che raccontano un po’ di noi, oltre però a dover rinunciare a molte esibizioni live per via delle restrizioni. È cambiato il modo di utilizzare i social, che ora più che mai sono diventati una rete di collegamento fondamentale per condividere musica e pensieri, purtroppo o per fortuna.

Cosa potete raccontarci dei vostri progetti musicali precedenti? State portando avanti un altro progetto oltre a quello delle Urania?

Stefania: per tanti anni ho portato avanti con entusiasmo la band DIANIME (di cui sono la fondatrice), calcato diversi palchi e ricevuto belle soddisfazioni.
Attualmente, oltre alle Urania, ho anche un progetto strumentale da solista, genere ambient, per il quale ho firmato due contratti con due agenzie per la pubblicazione dei miei brani all’interno di spot, corti, film o serie tv.
In programma ho un progetto molto particolare (sempre strumentale) insieme ad un pianista talentuosissimo.

Laura: Ho avuto alcune band in passato con cui ho affrontato i miei primi live.
Attualmente oltre al duo sono in una band pop-rock in cui suono il basso e canto: gli A.Z.I.
Inoltre, come faccio fin da piccola, scrivo di continuo per me stessa, nel progetto “Laminore” di genere cantautoriale che pubblico spesso sulla mia pagina personale di instagram, e per altri con cui collaboro come autrice o compositrice, tra cui un’amica molto stretta di Ascoli, Elena con la quale stiamo lavorando anche in una piccola associazione della mia città, “L’albero delle Arti”.

Abbiamo visto anche il video del vostro singolo di debutto “Orbita Lunare”, qual è la connessione con il brano?

Stefania: No spoiler! 😀 Posso solo dire che il videomaker Pierluigi Patella era molto entusiasta perché da diverso tempo voleva realizzare qualcosa di simile e, come accade spesso nella mia vita, è arrivato e siamo arrivati nel momento giusto.
Vi dico solo che ha creato un capolavoro con attori validissimi e una storia molto forte. Io piango ogni volta che lo vedo!

Laura: Nel video viene rappresentato un rapporto che cresce insieme ai protagonisti del video, attraversa le fasi ed evolve. Come nella canzone nelle scene emerge la voglia di stare insieme, affrontare la quotidianità e utilizzare la creatività per arrivare insieme in posti nuovi, per ritrovarsi, per guardarsi di nuovo con occhi diversi, vivendo così intensamente da creare ricordi vivi che inevitabilmente rimarranno impressi nella mente per il resto della vita, in cui poi rifugiarsi quando si ha bisogno di un posto sicuro.

Ultima domanda: se foste un drink, quale sareste, e perché?

Stefania: un calice di vino. Semplice, intenso, armonico.
Riscalda, è bello da condividere ma è magico anche se bevuto da soli.

Laura: Rhum e pera perché risulto molto scomoda e diretta a volte quando mi esprimo da lasciare un retrogusto amaro ma so essere allo stesso tempo davvero dolce e profonda, ascoltando e aiutando chi ho attorno.

 

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