Dheli: “La prima volta che sono salito sul palco me ne sono fregato”

Dune Buggy Gialla è il nuovo brano di Dheli, in uscita venerdì 20 maggio 2022. Si tratta di un viaggio nella spensieratezza, con il vento tra i capelli e le braccia aperte, nella fantastica terra di Sardegna, dove l’artista ha trascorso ogni estate fin dall’infanzia.

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DHELI intervista

Ciao Dheli, benvenuto su Brainstorming Magazine. Parlaci del tuo nuovo progetto come è nato “Dune Buggy Gialla”?

Dune Buggy gialla nasce dalla produzione di Fabio Nuzzolese. Appena l’ho ascoltata, in pochi minuti è nata l’idea. Quando c’è alchimia tra produttore e artista le cose nascono in breve tempo. Ed è la musica a creare tutto. Ascoltando la base nella mia testa si è creata un’immagine, e così è nata Dune Buggy gialla.

Una domanda forse un po’ banale, come mai DHELI?

È il mio cognome: Deliperi, e quindi Dheli. Ho messo l’H perché nella mia città c’era un altro produttore con lo stesso nome ma senza l’H.

Dalla tua biografia leggiamo che sei un po’ un giramondo e che ti sei trasferito negli USA, come ti trovi a Miami? Dal punto di vista musicale trovi che ci siano più opportunità? Come sono visti gli artisti emergenti lì?

Sono andato a Miami perché a me piace cambiare; là si sta molto bene. Come dico sempre: per me una percezione è già una mezza verità. Di conseguenza quando sento che le cose non vanno, ho bisogno di cambiare. La musica a Miami è molto presente, nella vita in generale della città e delle persone. È molto più facile lavorare ed entrare nelle situazioni lavorative. Gli artisti emergenti sono esattamente trattati come artisti non emergenti. Mi spiego meglio: il gap che divide artisti emergenti da artisti big in Italia è così grande che a volte ci si sente in difetto. A Miami quando sei emergente e vai a suonare o a fare un DJ set ricevi lo stesso calore dalle persone esattamente come se fossi un artista big.

Parlaci un po’ di te: qual è stato il primo concerto a cui hai assistito?

Il primissimo concerto a cui ho assistito è stato un concerto dei Green Day. Penso che non servano spiegazioni, loro sono dei giganti.

E che emozione hai provato la prima volta che sei salito tu sul palco?

La prima volta che sono salito sul palco me ne sono fregato, come ho fatto tutte le altre volte e come continuo a fare ora. La musica mi fa stare bene; si deve creare una connessione mentale con le persone che sono lì davanti ad ascoltarti e a guardarti.

Qual è stata l’esperienza che ti ha regalato più soddisfazione?

L’esperienza che mi ha regalato più soddisfazione è stata partire per gli Stati Uniti, poi tornare e vedere che ci sono tante persone che mi vogliono bene.

Se dovessi descriverti con una bevanda, quale sarebbe e perché?

Il mojito, perché non ha coloranti e quindi non macchia i denti.

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