Depressione post concerto, quando andare in tour è come essere a casa

E’ già passato quasi un mese dall’inizio del ultimo tour che ho seguito in giro per l’Europa, mi riferisco ai Sum 41 e Simple Plan, ma la depressione post concerto ancora non mi ha abbandonato. A te è mai capitato?

depressione post concerto

Depressione post concerto

Sono un’appassionata di musica fin da piccola e la parte più bella per me rimane quella live, il concerto. Niente batte l’esperienza di ascoltare la tua musica preferita sotto un palco tra sudore, gomitate e birra. Vuoi mettere ascoltare la canzone in cameretta vs scambiare un’occhiata con il cantante durante il tuo pezzo preferito? Imbattibile!

E’ ancora più bello quando vai a diversi concerti della stessa band e mano mano incominci a conoscere tutti: tour manager, tecnico del suono e garzone che gli mette l’acqua sul palco. Quando si segue una band in tour da fan ci si sente comunque parte della famiglia. Una famiglia composta dalla band/cantante, dalla sua crew e dai altri fan con cui condividi questa passione.

Non so voi, ma io mi sento a casa quando sono ad un concerto. Mi sento nel mio ambiente, mi sento me stessa. E’ per questo che tornare alla vera casa, quella dove ho la residenza, è sempre difficile. Nonostante i tour siano stancanti e costosi, il ritorno è sempre un trauma. La routine è un trauma e il parlare con le persone “normali” è un trauma. Sì, perché chi non è appassionato di concerti non ti capisce. Ti guarda come se fossi pazzo e quando gli dici “ho incontrato l’artista” ti risponde “ah ok”.

A volte però guardo le persone “normali” e le invidio, perché la passione per i concerti è molto impegnativa e non è costante. Se la tua band preferita decide di star ferma un anno o più tu non puoi farci niente. Essere una persona “normale” e accontentarsi di una serata in discoteca è più facile.

La pandemia è stata difficile e per certi versi mi ha fatto sentire smarrita perché dovevo fare la persona normale, non c’era alternativa. Mi sono adattata alle passioni degli altri e alla routine, quindi quando poi sono tornata in tour è stato tutto ancora più complicato.

L’andare in tour mi ha ricordato cosa mi piace e chi sono, quindi quando sono tornata a casa la routine mi stava stretta e mi sta stretta tutt’ora. La depressione post concerto mi accompagna in tutte le mie giornate e penso che si veda esternamente perché in tutte queste settimane ricevo tantissimi “Tutto ok?”. Una domanda a cui rispondo con un semplice , ma a cui vorrei solo dire “No, vorrei essere da tutt’altra parte ora e vorrei parlare con tutt’altre persone”.

L’unico modo che ho per mitigare questa sensazione è ascoltarmi allo sfinimento le mie canzoni preferite e programmare i prossimi tour. Al momento non c’è niente di fattibile della mia band preferita, quindi ho deciso che curerò questa piccola forma di depressione andando a più o meno a qualunque concerto. Voglio immergermi nella musica e vivere questa arte al 100%. Non sarà come essere al tour del mio cuore, ma è comunque un buon modo per essere vicino alla mia passione, conoscere nuove band e magari creare anche nuove “famiglie”.

E tu come vivi il post concerto? Qual è la tua cura alla depressione post concerto?

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