Girano tante voci su quale sia stato il primo live dei Pink Floyd, a riguardo abbiamo solo due certezze: è avvenuto a Londra nel 1966. Tra le presunte date troviamo il 13 marzo 1966 al Marquee di Londra, purtroppo non vi sono particolari testimonianze a riguardo.
Il primo live dei Pink Floyd
Il Marquee divenne il locale più importante per la scena emergente britannica. Questo prestigioso locale fu testimone dell’ascesa di alcuni degli artisti piùimportanti degli anni ’60 e ’70, come Jimi Hendrix, Cream, Manfred Mann, The Who, Yes, Led Zeppelin, Jethro Tull, King Crimson e Genesis.
Ma vi è un’altra data significativa per la band: dicembre 1966. In quel periodo i Pink Floyd si sono esibiti per la prima volta al club UFO di Londra. Un’esibizione che probabilmente non è stata la prima in assoluto, ma che ha segnato la storia.
La carriera dei Pink Floyd inizia nel 1965 sotto il nome di The Tea Set. La formazione comprendeva Nick Mason, Roger Waters, Richard Wright e Bob Klose ai quali successivamente si unì Syd Barret. Successivamente Bob Klose abbandonò il gruppo per le troppe sonorità psichedeliche che non gli interessavano.
Tra il ’65 e il ’66 quindi il gruppo inizia a farsi conoscere e a suonare a Londra e dintorni. Tra questi primi concerti spiccano le esibizioni che il gruppo tenne al club UFO il principale club underground di Londra.
I concerti dal vivo sono da sempre un elemento importante per gli artisti, ma in particolare negli anni ’60 erano il punto di svolta. A quei tempi tra il pubblico poteva esserci chiunque tra musicisti e attori. Al primo concerto dei Pink Floyd all’UFO club tra il pubblico c’erano anche membri dei The Who e Eric Clapton che rimasero scioccati e influenzati da Syd Barret.
Pete Townshend degli Who racconta cosa ha provato quel giorno: ”Syd Barrett è stato un’influenza… Syd influenzò anche Eric Clapton. Andammo a sentire i Pink Floyd all’UFO un paio di volte… Una delle band più spaventose che abbia mai visto e non solo perché si facevano di LSD.” Famosa è l’esecuzione di Intestellar Overdrive, non ancor uscita e quindi suonata ancora in modo molto embrionale e diversa da come la conosciamo noi oggi.
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