Sig. Solo: “Guardo all’etichetta con lo stesso romanticismo di una volta”

E’ uscito martedì 21 febbraio 2023 “Cose pericolose”, il singolo che segna il ritorno del progetto Sig. Solo. Alter ego di Andrea Cipelli, già celebre per la sua collaborazione con Dente, Baustelle e L’Officina della Camomilla. Il singolo di ritorno, vanta la preziosa collaborazione di Andy Bluvertigo. 

Ne abbiamo parlato con lui, a partire come sempre dai suoi tre dischi preferiti. Ecco com’è andata!

Sig. Solo intervista

Quali sono a tuo parere tre dischi che sono stati fondamentali per la tua formazione musicale? E per quale motivo!

The Wall Pink Floyd perché è stato ascoltandolo che ho deciso per la prima volta di imbracciare una chitarra.
La Vita è Adesso di Claudio Baglioni perché è stato il primo disco cantato in italiano del quale mi sono totalmente innamorato.
The Joshua Tree U2 il disco dei miei 15 anni, è stato il riferimento unico per le prime embrionali composizioni originali alle quali mi sono timidamente avvicinato e il faro verso il quale puntare perché incarnava ai miei occhi perfettamente, quello che voleva dire essere una band…una band veramente ispirata.

Come sei entrato in contatto con Andy dei Bluvertigo? E che cosa vi ha legato tanto da finire a collaborare? In che modo ha saputo influenzarti?

Alla fine della produzione di alcuni brani fra cui COSE PERICOLOSE, sentivo quasi tutto ok, ma al tempo stesso mi mancava un guizzo e da un po’ di tempo stavo cercando di capire chi avesse potuto aiutarmi a trovarlo. Una mattina mi sono svegliato con in testa il nome di Andy senza alcun motivo in particolare, così l’ho contattato e gli ho spedito il materiale; nel giro di breve mi ha richiamato dicendomi la miglior cosa che potessi sentirmi dire , ovvero che il lavoro gli piaceva, perché sentiva una forte identità. Questo è successo, io e lui poi abbiamo più o meno la stessa età, ho seguito e amato i Bluvertigo, anche perché le loro fonti di ispirazione erano nel frattempo diventate un po’ anche le mie in quel periodo, parliamo di David Bowie dei Depeche Mode ecc.
Mi sono trovato benissimo con lui, intelligente, sensibile, molto disponibile.

Quali sono le cose pericolose di cui parli nel pezzo?

Un po’ sono didascalicamente elencate, un po’ sono ironiche, un po’ sono serie, un po’ sono vere e un po’ bugie. Il brano è una centrifuga ipnotica, un loop di input che arrivano all’ascoltatore per destabilizzarlo un po’ e per creare un po’ di confusione, la stessa che probabilmente avevo in testa quando mi è uscito di getto questo testo.

Qual è il ruolo di un’etichetta discografica nel 2023?

Credo sia importante come lo è sempre stato, anche se è vero che oggi si possono raggiungere obiettivi anche in autonomia. Io guardo ancora all’etichetta discografica con lo stesso romanticismo di una volta, come un’occasione di incontro con persone legate dallo stesso amore per la musica, che credono in quello che promuovono. Per me è più che sufficiente.

Ultima domanda: se fossi un disco quale saresti, e perché?

Un disco volante ! il mio ideale l’ho cantato in un mio brano di qualche tempo fa AUTOSPAZIO.

https://www.instagram.com/spaziosigsolo/

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