Friday in love 2025 #19 arriva con un tris di brani diversi ma collegati. Ecco le pagelle di Nosedive di Rhesina, Non sarà facile di Accame e Anonimo di Exu Nathan
FRIDAY IN LOVE 2025 #19
Rhesina – Nosedive
Nosedive dei Rhesina è un salto nel vuoto con una colonna sonora fatta di chitarre alternative, batterie tese e una voce, quella di Alessia, che scava dentro e tira fuori il malessere silenzioso della nostra epoca. Siamo sempre online, sempre connessi, ma dentro spesso ci sentiamo spenti, come se ci mancasse qualcosa che nemmeno lo scroll infinito può colmare. I Rhesina riescono a trasformare questa sensazione in musica, con un mix potente di nostalgia anni 2000 e produzione fresca che non suona mai datata.
Nosedive è malinconia che esplode in forma di rock, e promette benissimo per il loro EP in arrivo. È una canzone per chi ha vissuto l’epoca d’oro degli Evanescence e ora si ritrova a fissare lo schermo cercando qualcosa – o qualcuno – che faccia davvero sentire vivi.
Recommended if you like: Paramore con meno lacca e più introspezione, Daughter in versione elettrica, o gli Editors che passano una serata in compagnia di un telefono muto.
Accame – Non sarà facile
Con “Non sarà facile”, Accame ci porta dentro un brano che è più di una canzone: è un grido sommesso, una riflessione nuda su ciò che succede quando il mondo crolla e bisogna trovare la forza di ricominciare. Il tema è tosto – la guerra, vista con gli occhi di chi non l’ha mai vissuta ma cerca comunque di capirla, di raccontarla con rispetto. Il risultato è un pezzo intenso, che parte piano con suoni quasi eterei, ma poi si apre in un ritornello che ti investe in pieno, tra synth dolenti, cori lontani e chitarre che sembrano piangere e lottare allo stesso tempo.
È una canzone con un arrangiamento ricco ma sempre al servizio del messaggio, focalizzata nel non cadere nel retorico. Accame mette tutto sé stesso in ogni nota: le voci si stratificano, le emozioni pure.
Recommended if you like: Vasco Brondi che scrive con una tastiera analogica, Motta nei suoi momenti più intimi, oppure Bon Iver che scopre l’italiano e canta da una trincea.
Exu Nathan – Anonimo
Anonimo di Exu Nathan sembra un pugno che arriva in faccia senza preavviso. Il brano entra con un beat cupo, pesante, quasi claustrofobico, che non molla più la presa. Non è il classico pezzo trap, ma c’è uno sfogo sincero che mette in chiaro chi è Nathan oggi e cosa ha dovuto lasciare indietro per diventarlo. È un brano che parla d’identità, di verità e di lutto, senza giri di parole. Il ritornello resta addosso, incastrato tra le barre taglienti e la produzione che sembra battere il tempo di un cuore arrabbiato.
È una traccia che separa nettamente chi racconta la vita vera da chi la finge per trovare consensi, una canzone che suona come una confessione in mezzo al caos. E lo fa con stile, sostanza e zero filtri.
Recommended if you like: Massimo Pericolo quando sputa verità, Nayt nei momenti più viscerali, o un Geolier senza glamour ma con molto più cuore.
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