A soli 15 anni Diletta Fosso sta già dimostrando una grande padronanza delle dinamiche del pop: “Il vento sale” è il suo nuovo video e noi le abbiamo rivolto qualche domanda.
Diletta Fosso intervista
Il vento sale è un brano che racconta la libertà attraverso il viaggio. Com’è nato questo pezzo e che tipo di libertà cercavi di raccontare?
“Il vento sale” è nato perché volevo raccontare la libertà che provi quando sei in viaggio, quel vento d’estate che sembra spingerti sempre avanti. La libertà di cui parlo è quella di esprimere chi sei, senza limiti né cliché, lasciandoti portare dalle emozioni e dalle esperienze.
Il video alterna location reali e immaginarie, unite da un’estetica giocosa e poetica. Com’è nata l’idea delle scenografie di cartone e delle ambientazioni in chroma key?
Le scenografie di cartone e il chroma key sono nate dall’idea di fare qualcosa di leggero e poetico, come un mix tra fantasia e realtà. Mi piaceva poter creare un mondo immaginario in cui tutto fosse possibile, aggiungendo quel tocco un po’ teatrale e divertente.
Come hai scelto i luoghi del video, da Pavia a Parigi, passando per mondi creati con la fantasia?
I luoghi del video come Pavia e Parigi li ho scelti perché rappresentano sia un viaggio personale che uno universale. Pavia è casa, Parigi è un sogno e i mondi di fantasia fanno volare l’immaginazione. Ogni posto ha un significato speciale per raccontare questa storia.
Tu vieni da una formazione classica, ma stai costruendo una voce pop personale. Come convivono violoncello e cantautorato nella tua musica?
Il violoncello e il cantautorato convivono benissimo nella mia musica! Sono cresciuta con il violoncello, che è come una parte di me, e mi aiuta a dare più profondità alle canzoni pop che scrivo. Insieme creano un mix che mi rappresenta al 100%.
C’è una scena nel video che per te racchiude più di tutte lo spirito del brano?
C’è questa scena che abbiamo girato all’Imbarcadero, un lounge bar su un’imbarcazione ancorata sul Lungo Ticino. Suono con il Ponte Coperto alle spalle, circondata da una scenografia di cartone in bianco e nero con bandierine, bicchieri e oggetti da viaggio come salvagenti e una valigia. È unica perché mescola realtà e fantasia, e sembra raccontare un viaggio immaginario pieno di poesia e libertà.
Hai vinto diversi premi importanti in ambito musicale. Ti senti parte di una nuova generazione di cantautrici?
Sì, mi piace vedermi così! Vorrei raccontare quello che vivo e vedo, qualcosa di autentico; vorrei che la mia musica possa ispirare chi mi ascolta, proprio come fanno le artiste che ammiro.
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