Davide Pagnini canta le Maschere

DavidePagnini2Le maschere hanno sempre ricoperto un ruolo importante all’interno della società. Fu Luigi Pirandello il primo letterato a sviluppare una portentosa argomentazione in merito ad esse. Oggi è Davide Pagnini a riprenderne il concetto facendo ruotare attorno ad esso il significato del suo nuovo album che prende, per l’appunto, il nome di Maschere.
Secondo l’autore è fondamentale essere se stessi e non nascondersi dietro alle apparenze, assioma di vita al quale rimanda senz’altro l’immagine di copertina che rappresenta il cantante con una classica maschera bianca sul viso a renderlo “anonimo” ed una in mano che, sostenendo il suo vero volto, lo trasforma in “originale”.

Etichettato PMS STUDIO e composto da 12 brani, Maschere ha registrato, poco dopo la sua uscita lo scorso dicembre, ben 2500 copie vendute vincendo il premio “Miglior Disco della Settimana” su CiaoRadio (Bologna). Gli arrangiamenti del disco sono stati curati dal produttore Raffaele Montanari.
Il disco fa leva principalmente sul coinvolgimento emozionale concernente “la vita”, e ne è una dimostrazione la dolcezza che caratterizza il tipo di scrittura e il sound strumentale. Emergono le influenze, come quella di Cristicchi, Fabi, Gazzè (come nel brano n° 12 Mare), oppure di Jovanotti (Chiedersi perchè, track n.13).
Molti testi poetici e la vocalità stessa di Pagnini ricordano a tratti quella di Cremonini, ad esempio nella opener Ballerino di Jazz oppure ne Il mimo. Interessante è inoltre l’episodio che chiude l’album, Mio figlio sarà un avatar: in stile Caparezza, delinea la dipendenza dell’uomo moderno dalla tecnologia, in chiave rap.

Simona Turner

https://soundcloud.com/davide-pagnini/sets/maschere-album-completo

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