Se avete voglia di novità, questa settimana non posso che consigliarvi “A Beat of Sad Heart”, il nuovo cd di Jester At Work (uscito il 26 maggio con l’etichetta MILK).
Antonio Vitale, (in arte Jester At Work), eclettico musicista pescarese, riesce ad esprimere tutto se stesso (e i conflitti interiori che ne derivano) in sei, introspettive tracce di questo album.
Il debutto avviene nel 2009 con “Lo-fi, back to tape”, successivamente pubblica un altro cd (“Magellano”, nel 2012) che non sono altro che il punto di partenza per arrivare a sfornare “A Beat of Sad Heart”.
Un lavoro acustico, solitario, dove la chitarra è la compagna della voce baritonale di Antonio Vitale: insieme creano un mondo di atmosfere country, folk e blues.
Non si dovrebbe neanche definire “album” : è un pezzo di vita dell’autore, sono le sue emozioni stampate su note musicali, una questione “di cuore”, semplicemente.
Paragonato più volte a Mark Lanegan, Antonio scrive della vita e del dolore : con sensibilità incredibile (dovuta principalmente al tono rassicurante della sua voce), “A Beat of Sad Heart”, contiene una sola canzone d’amore, “Lighthouse Man”, dove l’autore utilizza la metafora del faro e del guardiano (lo stesso desiderio che prova l’uomo di diventarne guardiano, e lo stesso che lo porta ad utilizzare il faro per indicare la rotta alla sua amata), mentre le altre tracce risultano una grossa ricerca della consapevolezza di sé (per esempio “Bold” , dove l’autore mette in bianco e nero un forte desiderio di cambiamento spirituale).
In conclusione, un disco di atmosfere profonde, di ricerca, di introspezione e anche di cambiamento.
Un disco per chi ha voglia di sperimentare, e che non rimarrà deluso dall’atmosfera che riesce a creare.
Tracklist:
1. Behind the Wall
2. Me and Gracie
3. People Lie
4. Bold
5. Lighthouse Man
6. Sad Heart
Link Utili
Sito ufficiale: http://www.jesteratwork.com/
Facebook: https://www.facebook.com/jaw.jesteratwork
Youtube: https://www.youtube.com/channel/UCpnQPec223Cipq2ZppCAWPA
Guiggiani Maila
