Double Trouble: report della tappa salernitana

Un locale piccolo, atmosfera di casa: questo è il concerto dei Double Trouble al Modo di Salerno, quinta delle dodici tappe del “Cenere Tour”. Zibba, Raphael e Bunna, insieme in questa formazione dal 2010, omaggiano in ogni loro esibizione Bob Marley, ma le loro non sono semplici cover, sono vere e proprie immersioni nella musica del re del raggae. “Quando Zibba e Raphael mi hanno proposto di unirmi a loro non potevo non accettare” afferma Bunna, membro fondatore di Africa Unite, gruppo il cui nome deriva proprio da una omonima canzone del “king of raggae”.

È una serata che celebra le unioni, quella tra raggae ed elettronica, quella tra i Double Trouble e Bob Marley, ma anche quella tra i tre cantanti, appartenenti apparentemente a dei mondi musicali distanti tra loro, ma che la musica riesce a far incontrare: è questo il suo potere, la capacità di annullare qualsiasi confine.

Tre sedie, una chitarra ed una loop station: non servono scenografie, non serve nient’altro per trovarsi catapultati nel mondo del raggae, in quello di Marley. Lo sguardo di Raphael perso nelle note, la grinta di Bunna, che incita spesso il pubblico a battere le mani, la calma apparente di Zibba, in cui è così facile leggere la passione per ciò che fa e che produce, sono gli ingredienti fondamentali della serata; questo non è uno spettacolo, questa è la dimensione del trio.
Magari se qualcuno volesse rompere il ghiaccio, iniziando a muoversi un po’”, esordisce Bunna, sulle note di “Roots, rock, raggae”, canzone perfetta per l’apertura, che cede il posto a “Stir it up”, per poi continuare con gli altri brani previsti dalla scaletta, tra cui “Crazy Baldhead”, “Get up, stand up”, “Waiting in vain”, tutti arrangiati interamente da Zibba; arriva anche il turno di “Redemption song”, in un’atmosfera più raccolta rispetto a tutti gli altri brani, e successivamente della celebre “No woman, no cry”, che coinvolge e fa cantare tutti gli spettatori.
I tre cantanti lasciano spazio anche ai loro brani inediti, che più che “intervallare” il tributo, sembrano arricchire l’intero concerto: “Cenere”, il loro ultimo singolo, ne è l’esempio lampante, con il suo sound pop, ma allo stesso tempo dalle chiare radici roots raggae.
Nel corso della serata arriva anche il momento di un assolo di Zibba, cantante ed autore da annoverare tra i più interessanti del panorama italiano, che si esibisce in “No worry about a thing”: con la sua voce calda, toccante, potrebbe rendere suo qualsiasi brano.
La serata sembra terminata, ma il pubblico acclama, non si accontenta e non ci può non essere un bis. Quale modo migliore di concludere, se non cantando lo stesso brano con cui avevano iniziato? Il cerchio si apre e si richiude, lasciando al suo interno tracce di emozioni.
Resta solo una riflessione da fare: per rendere omaggio ad un artista che ha segnato la storia musicale mondiale, ha introdotto un vero e proprio stile di vita ed è considerato tra i più grandi di tutti i tempi, non basta cantare e diffondere le sue canzoni, bisogna assaporarle, viverle, comprenderne a fondo l’essenza, in modo da poterle donare a chi ascolta. E questo i Double Trouble lo sanno fare bene.

http://zibba.it/
https://www.facebook.com/doubletroubleita/

Anna Gaia Cavallo

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