The voice of Italy 2019: riuscirà ad avere un artista che venga ricordato per la propria musica, e non per la propria tunica?

Martedì 23 aprile ore 21.20 su Raidue è andata in onda la prima puntata della nuova edizione di The voice of Italy. Noi di Brainstorming Magazine siamo andati alla conferenza stampa dell’edizione di quest’anno.

L’attenzione è tutta sui giudici di quest’anno, partendo da Gigi D’Alessio.  Durante la conferenza stampa parla del legame creatosi tra i giudici “La musica non ha barriere e noi siamo già come una piccola famiglia”. Poi è il turno di Elettra Lamborghini descritta da Simona Ventura, presentatrice del programma, come la vera scommessa dell’edizione di quest’anno.

Il ritorno di Morgan alla Rai

Si passa a Gué Pequeño rappresentante della urban generation italiana. In fine è il turno di Morgan che con il suo grande ritorno in Rai si lascia prendere dalla malinconia.
Viva la vecchia Rai, di Gaber e di Mina, quella che si trova su Youtube e che nemmeno la Rai si ricorda di essere stata”. Aggiunge“è la stessa istituzione che mi ha cacciato, ma è per questo che amo la Rai. Perché è un’istituzione e va ben oltre le persone, e adesso ci sono persone nuove e io sono tornato a casa”.

Inevitabile il confronto con con un altro famoso talent show musicale in cui Morgan ha fatto da giudice: X Factor. In questa edizione di The Voice voglio insegnare il dissenso” continua, “basta convincere i concorrenti di essere in torto, bisogna coltivare l’autonomia dei ragazzi, devono imparare a fare delle scelte per diventare degli artisti.

Lo scopo è trovare un artista, non un vincitore

Ed è proprio questa la grande sfida dei quattro giudici, che insieme a Simona Ventura hanno un obiettivo comune: trovare non un vincitore, ma un artista che possa essere duraturo nel tempo e oltre lo show. Perché bisogna dirlo, nonostante la grande fama del programma, il format finora non ha portato grande fortuna ai vincitori nella loro  carriera musicale.

I concorrenti quest’anno sono per la maggior parte giovani ma nonostante la loro età hanno una  vastissima conoscenza in ambito musicale” ci spiega Gigi D’alessio, “grazie alla tecnologia riescono ad avere tutti i mezzi per essere sempre aggiornati su tutto ciò che succede nel mondo. Il nostro compito sarà quello di non consumarli subito, ma di aiutarli a crescere.

Riuscirà the Voice of Italy dopo sei edizioni ad avere un artista che venga ricordato per la propria musica, e non per la propria tunica?

Sofia Ganoza

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