Maninni: «Ho preparato un progetto curato nei minimi dettagli»

Il 29 gennaio è uscito “Senza”, il nuovo singolo di Maninni È un nuovo inizio per Alessio Maninni che, dopo un lungo viaggio introspettivo, torna con un brano sincero, dalla scrittura coinvolgente e delicata.

mannini

Maninni intervista

Ciao Maninni, è un piacere intervistarti. “Senza” esce dopo due anni dal tuo ultimo singolo. Come mai hai aspettato tutto questo tempo?

Ciao, è un piacere mio!
Ho sempre pensato che per conoscere a fondo se stessi ci vuole tempo e silenzio, quindi ho preferito prendermi del tempo per preparare un progetto curato nei minimi dettagli.

Come è nato “Senza”?

Sono un grande appassionato di cinema, guarderei film tutto il giorno. Ed è stato proprio guardando un film due anni fa che ho pensato: “qual è la cosa peggiore quando finisce una storia d’amore?” Mi sono venute in mente tutte le tappe che si percorrono insieme, tutto quello che diamo per scontato come guardare una serie tv o cenare insieme, o stare semplicemente insieme ignari del fatto che quella sarà proprio l’ultima volta.

Il nostro pubblico è curioso di sapere: quali sono le tre canzoni più importanti della tua vita?

Son cresciuto mangiando a colazione pane e rock, le tre canzoni più importanti della mia vita sono City Of Blinding Lights (U2), Comfortably Numb (Pink Floyd) ed Insieme A Te Sto Bene (Lucio Battisti).

Con quale artista ti piacerebbe duettare?

E’ una domanda piuttosto difficile alla quale rispondere, Elisa mi ha sempre affascinato e sarebbe fantastico poter lavorare insieme su una canzone. Mi piacciono molto anche i Negramaro, il loro spirito rock/pop e mi piacerebbe molto sentire l’incastro tra la mia voce e quella di Giuliano.

Ultima domanda di rito: se dovessi descriverti con un cocktail (o un drink) quale sceglieresti?

Sarei un “Negroni sbagliato”, dolce ma amaro allo stesso tempo.

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