Roberta Usardi, fuori l’EP d’esordio “World”: una storia in cinque brani

Il 22 maggio è uscito “World”, l’ep d’esordio della cantautrice Roberta Usardi. Cinque tracce che raccontano una storia e lo fanno in un sound di nicchia, quel rock mischiato alla lirica che ci ricorda artisti come gli Evanescence.

roberta usardi world

Roberta Usardi – World

Roberta Usardi ci racconta il suo viaggio interiore con “World”. Il suo stile l’avvicina molto di più a band della scandinavia, ma quello che risalta all’orecchio è sicuramente il suo timbro di voce. Potete, travolgente e carico di emozioni. L’artista fa vibrare le corde del cuore. Il suo inner concept album non è per tutti. Non ha un sound che va di moda e non è leggero e spensierato. Sono cinque canzoni di nicchia che possono essere davvero apprezzate da chi ama la sperimentazione e le varie sfumature di rock.

“World” inizia e termina con un effetto sonoro acquatico, che apre anche la successiva “All the way home”, creando un continuum semantico tra i due brani.

“Children of the sky” è un synth pop punteggiato da chitarre elettriche con leggere distorsioni e delay, che si apre ad un un crescendo emozionale di archi.

“A new piece of heaven” è un pezzo massiveattackiano, che costruisce, su di una medesima linea melodica guidata da archi e voce, sezioni ritmiche differenti e cambi di atmosfere, dispiegandosi fra trip hop, elettropop e new wave.

Chiude il lavoro la portisheadiana “My funny Romance”, con un diafano chorus synth in apertura e uno sviluppo eterogeneo, che conferma la tendenza al repentino cambio di mood anche all’interno dello stesso brano, assecondato da una voce dall’amplissimo ventaglio di registri.

Tra i pezzi che più ci hanno colpito troviamo “World” con la sua potente energia e “A New Piece of heaven” un inizio particolare che esplode in quel rock che amiamo tanto.

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