Serena MaTù: “L’ostacolo peggiore è non credere in se stessi”

Il 4 giugno è uscita “Comedìa Folk”, il nuovo singolo di Serena MaTù. Qualche giorno fa l’abbiamo recensito, ma oggi sarà la cantautrice a parlarci del proprio brano.

Serena Matù INTERVISTA

Serena MaTù intervista

Ciao Serena, è un piacere intervistarti. Abbiamo ascoltato il tuo brano e complimenti, ci piace la grinta che ha. Come è nato “Comedìa Folk”?

Ciao molto piacere. Innanzitutto ti ringrazio molto per questo spazio.
Comedìa Folk nasce da un idea mia e di Michele Colantuoni, compagno di viaggio ormai da diversi anni ,con l’intento di rendere omaggio al sommo poeta ,in occasione del VII centenario della morte di Dante.
Il brano è nato in un momento di forte difficoltà che molti di noi hanno vissuto , per essere più precisi Comedìa folk è stato ispirato all’Inferno di Dante dove appunto non c’è musica, non c’è arte ed è un po’ la situazione che l’umanità ha vissuto in questo momento, soprattutto noi del settore dell’arte: Musicisti, tecnici, attori, poeti ecc. siamo stati gli ultimi a ripartire. Considerati gli ultimi, come i dannati ,intrappolati immobili senza poter cambiare la nostra condizione. E come i dannati ci siamo rivolti a Dante affinché si faccia portavoce del nostro messaggio.

In questo brano usi la metafora dell’Inferno di Dante per descrivere la situazione in cui si trova la cultura in questo momento. Quali sono le più grandi difficoltà che hai dovuto affrontare durante la pandemia?

Sicuramente non essere più libera di viaggiare. Eh già viaggiare… fa parte del mio mondo: è da li che nascono le mie canzoni. Nascono dal viaggio, dalle esperienze che vivo , dalle persone che conosco , anche se non nego che nel periodo della pandemia abbiamo comunque lavorato molto con Michele, su canzoni nuove e su altri particolari che riguardano i nostri obiettivi Artistici di cui prima non eravamo a conoscenza.

E quali sono gli ostacoli peggiori per un musicista emergente?

L’ ostacolo peggiore penso sia circondarsi di persone negative e non credere in se stessi: porsi dei limiti. Il mondo della musica è molto complesso e quello che conta è dare valore a ciò che fai , solo così puoi distruggere le barriere che alla fine ti crei da solo . Ma tutto questo richiede tanta pazienza ,mai dare nulla per scontato.

Cercando di dare un tono più positivo a questa intervista… quali sono state le più grandi soddisfazioni che hai avuto in ambito musicale?

Soddisfazioni ce ne sono state tante come condividere il palco con gli Almamegretta , Zulù ,Sud Sound System, Raiz&Mesolella ,Ilenia Volpe , Pierpaolo Capovilla, Omar Pedrini e altri.
Concerti tra centro e sud Italia fino a volare in Portogallo, in Algarve. Abbiamo vinto diversi contest come a Radio Città Aperta per il “living room” di Pierpaolo Capovilla, il Contest Radio Activity, Beer fest, secondi classificati al Pumma Rock , Premio Volverà al Premio Lucio Dalla… Insomma le nostre piccole soddisfazioni le abbiamo avute. Ora ci si rimette in moto per trovare nuove emozioni

Tre album che ti hanno cambiato la vita.

Metaversus- 24 grana
Terra- Le Luci della centrale elettrica
Germi – Afterhours

Ultima domanda: se dovessi descriverti con il nome di un drink o una bevanda quale sarebbe e perché?

Ahuahuahuahua!! Se fossi una bevanda sarei una Cedrata perché è un po’ amara, ma allo stesso tempo dolce, ed ha quella punta frizzantina che fa perdere la testa.

Leggi anche — > Serena MaTù, fuori il suo nuovo singolo “Comedìa Folk” ispirata a Dante

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...
5.00 avg. rating (99% score) - 5 votes