Dan Vy: “Il formato EP lascia libertà creativa all’artista”

E’ uscito l’8 ottobre “It’s me”, il nuovo EP di Dan Vy.  L’Ep “It’s Me The Ep” (RedowlRecords/VisoryRecords) è un viaggio nella vita artistica di Dan Vy, ripercorre tutta la crescita da producer dell’artista.

dan vy intervista

Dan Vy

Ciao Dan Vy, è uscito da poco il tuo EP che racconta un po’ l’evoluzione del tuo percorso. -Come è nato questo progetto?

Ciao, sono da sempre affascinato dal formato EP, perché permette ad un artista di essere libero di creare; libero dalla formalità di un album e libero dagli “standard” che richiede un singolo per le radio. Il mio EP è nato proprio dall’esigenza di dire al mondo chi sono e cosa provo oggi in questo momento; da questo anche il titolo “It’s Me”

Qual è il brano a cui sei più legato e perché?

Il brano “Still in my mind” mi devasta ad ogni ascolto. È nato a marzo 2021 ed io erano nel pieno di un periodo faticoso per la mia famiglia. Con questo brano ho voluto fare una piccola dedica alla memoria del Dottor Stefano Stilli, primario del reparto di ortopedia pediatrica dell’ospedale Rizzoli di Bologna, che ci ha lasciato proprio in quei giorni e che tanto bene ha fatto alla mia famiglia.

Se dovessi consigliare uno dei tuoi brani a chi ancora non ti conosce per farlo innamorare della tua musica, quale sarebbe?

Io penso che “It’s Me” potrebbe essere un manifesto della mia musica attuale, di chi sono oggi!

Chi ha influenzato la tua musica?

Io sono nato nel 1986,quindi musicalmente sono cresciuto negli anni ‘90. In particolare, le prime influenze della mia musica provengono dal mondo di Gigi D’Agostino. “Elisir” di Gigi Dag è stato il primo amore, il primo incontro con la musica Dance. Camminando nel mondo della musica, ho poi scoperto tutto il mondo della Trance Music e della Techno.

Se dovessi descriverti con un cocktail o una bevanda, quale sarebbe? Perché?

HahhahahHahah, bella domanda per me! Sono astemio!
Però amo mangiare, quindi vediamo un piatto, ok? Sarebbe un piatto casareccio, un po tradizionale e fatto in casa! Penso che un bel piatto di carbonara possa andare bene. Nella musica cerco sempre qualche innovazione, ma le radici, come un bel piatto di carbonara, devono sempre esserci e sempre farsi sentire in quello che faccio!
Grazie per la bella chiacchierata, un abbraccio, Dan!

Leggi anche –> Musica, come è cambiata l’industria musicale in dieci anni

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