Dejawood: “Siamo un Rum e cola, come a Cuba”

Esce venerdì 6 maggio 2022 “Alti momenti di crisi”, l’album di debutto dei Dejawood, fuori su tutte le piattaforme digitali per Pioggia Rossa Dischi. Finalmente il capitolo definitivo per la band di stanza a Roma che segue i singoli “Trenchtown”, “Uroboro” e il più recente “Simbolo”. Un disco che contiene i primi due anni del progetto musicale, nato nel più complicato dei periodi, e qui rappresentato dalla focus track “Intrisi”, il primo brano, che racchiude in sè tutte le sonorità dell’album: analogiche ed elettroniche, il sound desertico e quello urban, un racconto di una notte all’eccesso, tra luci ed ombre, in cui i momenti di lucidità si mescolano a percezioni incerte. 

Come sempre li abbiamo incontrati per parlare di influenze, e alcolici.

Dejawood

Quali sono i tre dischi che sono stati fondamentali per la vostra formazione musicale? E perché?
Ti daremo i primi 3 album che ci vengono in mente: Led Zeppelin II, Giovanni Truppi “C’è un me dentro di me”, Damian Marley “Welcome ti Jamrock”.

Quale persona, e in quale fase della sua vita, dovrebbe assolutamente ascoltare il vostro album di debutto “Alti momenti di crisi”?
Bellissima domanda, posso dire. È complesso identificare il meccanismo nascosto che spinge le persone ad Amare una canzone o un album. Ognuno lo rende proprio e ne metabolizza la propria esperienza di ascolto. Il nostro desiderio, rispondendo alla domanda, è quello di arrivare in maniera pacifica alle persone che stiano vivendo un momento di crisi oppure un periodo di gioia. Quindi una persona pacifica che vive.

Quali generi musicali compongono la personalissima formula dei Dejawood? Non rientrare in un genere specifico è uno svantaggio?
Ci piace auto definirci Ethnic Electronic Rap. Quindi un mix di questi ed altri generi che ci piacciono. Per noi è un vantaggio essere originali e coerenti con ciò che amiamo suonare.

Come siete entrati in Pioggia Rossa Dischi? C’è qualche altro artista del roster che stimate particolarmente? A quando un feat.?
L’incontro con PRD è stato molto naturale: abbiamo creato il nostro Press Kit e ci siamo proposti a loro perché conoscevamo la loro storia e la loro professionalità. Tra il loro roster ci piacerebbe fare un feat con Canca. Vero @Canca?

 Ultima domanda: se foste un drink quale sareste, e perché?
Rum e cola, come a Cuba.

LEGGI ANCHE –> Vita da Merchandiser intervista a Dino Bono, quello che vende magliette

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...
0.00 avg. rating (0% score) - 0 votes