Pier intervista: “Preferisco non inventare mai nulla”

Fuori da venerdì 7 ottobre 2022 “Ciabatte”, il singolo di debutto di PIER. Un nuovo nome che si impone nella scena indipendente. Cantautore e produttore polistrumentista che con la sua “Ciabatte ci racconta la fine di una lunga relazione.

Noi lo abbiamo incontrato e siamo partiti come sempre dai suoi dischi preferiti.

pier intervista

Pier intervista

Quali sono tre dischi che a tuo parere sono stati fondamentali per la tua formazione musicale? E perchè?

Posso dirne 3000 invece che 3? No? Ok, facciamo modalità nostalgia e dico i primissimi album che mi hanno plasmato da bambino:
The Dark Side of the Moon dei Pink Floyd – mio padre l’ha messo talmente tante volte che le cellule del mio corpo hanno preso le forme d’onda di quel disco…ahah!
Selling England by the Pound dei Genesis – quell’album mi ha insegnato a distinguere i vari strumenti tra loro…ascoltare basso, chitarra, tastiere, tutti con voci autonome ma perfettamente amalgamate, sopra le batterie di un pazzesco Phil Collins…ha tracciato un solco indelebile nella mia forma mentis musicale!
G3 Live in Concert di Joe Satriani, Steve Vai e Eric Johnson – è grazie a questo Live che ho preso in mano la mia prima chitarra elettrica. Quando ero alle medie ero abbastanza disadattato: molti miei coetanei con gli ormoni in subbuglio appena avevano accesso a un computer lo usavano per guardare porno in incognito, a me invece interessavano solo video di concertazzi di questo tipo…ahah!
Comunque considerando quello che faccio ora, è veramente bello per me vedere quanto mi sono allontanato dal punto di partenza, ho spaziato tantissimo negli ascolti.

La fine di una lunga relazione è il focus del tuo ultimo singolo dal titolo “Ciabatte”. Hai raccontato una storia, oppure la tua storia?

Preferisco non inventare mai nulla: hai presente nei film? Se guardi quelli con trame inventate tipo Spiderman sai che è una finzione e non pensi mai che quelle cose possano succedere a te – a meno che tu non sia segretamente capace di sparare ragnatele e non abbia qualche supercattivo alle calcagna. Invece i film tratti da una storia vera sono robe che potrebbero capitare a te o a qualcuno a cui vuoi bene, quindi ti parlano dritto al cuore. Non fraintendiamoci, amo Marvel e affini. Ma Ciabatte è una storia decisamente mia, anzi in questo caso nostra.

E “lei” avrebbe ascoltato questo pezzo, alla fine?

Me lo sono chiesto anch’io. Se lo ha fatto, non me lo ha detto.

Come mai hai deciso di esordire anche come cantautore?

Ho studiato musica sempre condizionato da maestri che mi spiegavano “come si deve suonare”. Negli ultimi anni ho sentito l’esigenza di trovare qualcosa in cui mi sentissi incontaminato, in cui nessuno mi avesse mai insegnato cosa sarebbe giusto o sbagliato fare. Volevo sentirmi esposto, nudo, ignorante, lontano dalla mia comfort zone. Quando vivi troppo a lungo come un bravo soldatino cominci a diventare letargico, e a un certo punto vorresti soltanto che la vita ti prendesse a sberle e ti svegliasse per ricordarti dove sta l’amore, che è oltre le tue paure. Ecco da dove comincia il mio viaggio.

Ultima domanda: se fossi un drink, quale saresti, e come mai?

Considerando la copertina di Ciabatte, cosa potrei rispondere se non una limonata? vi aspetto sul mio profilo Instagram @piacerepier per saperne di più!
È stato bello chiacchierare con voi! A presto!

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