Sugan: “Ora sono un musicista più consapevole”

Fuori dal 2 dicembre “Follow my leader”, la canzone di Sugan. La canzone rappresenta il primo di una serie di canzoni che nascono dall’esigenza di sperimentare stili musicali e timbri vocali differenti.

sugan intervista

Sugan intervista

Ciao Sugan, parlaci del tuo nuovo singolo

Follow my leader è una canzone a cui tengo particolarmente perché il tema della canzone e le sonorità sono decisamente contrastanti, se non antitetiche.

Ho scelto questo taglio artistico perché poteva da un lato avvicinarsi a chi è appassionato di Nu disco e dall’altro avvicinare gli ascoltatori a tematiche poco trattate. In genere Nu disco della canzone si mescola alla tematica legata alle fobie, in particolare alla tanatofobia e invita quindi a una riflessione collettiva.

Com’è stato girare il videoclip, raccontaci un po’ dei “dietro le quinte”

Girare il videoclip è stato molto divertente perché per la prima volta abbiamo potuto raccontare una storia non solo con la musica ma anche con le immagini.

L’idea fondamentale doveva riprendere un sogno o incubo di Ginevra. Si immagina ormai anziana e accompagnarla e tormentarla nel corso della giornata durante azioni di vita quotidiana come vestirsi, fare colazione, vedere gli amici.

È stato molto bello trovare soluzioni registiche insieme al videomaker Emanuele Broglia e allo stesso tempo progettare e realizzare il montaggio a partire dal materiale video girato durante l’estate. Sicuramente faremo tesoro dell’esperienza maturata in vista di progetti futuri.

In cosa sei maturato di più a livello artistico?

A livello artistico mi sento maturato nella gestione di voci e progetti diversi. Soprattutto mi sento molto più consapevole del funzionamento del mercato musicale. Della visione d’insieme che accomuna progetti musicali vincenti, dell’impegno costante e continua alimentazione del progetto e dell’ottica a lungo termine che fa la differenza.

Dall’altra parte penso di avere maturato consapevolezza nelle tempistiche che un progetto musicale richiede per evolvere ed infine nelle competenze da sviluppare per gestire tutto al meglio. Fino a pochi anni fa avrei semplicemente pensato che bastava essere talentuosi!

Con chi ti piacerebbe collaborare?

Ho in mente molti artisti del panorama musicale italiano e internazionale con cui vorrei collaborare, in parte perché li ammiro molto e in parte perché ho già realizzato delle demo che sento molto vicine alla loro estetica e modo di esprimersi. Per esempio mi piacerebbe molto collaborare con Ditonellapiaga e Michele Bravi. Ma anche Francesca Michielin, Rkomi, Mengoni e altri, anche molto diversi tra loro.

Se apri il cassetto dei sogni… cosa vediamo?

Nel mio cassetto dei sogni troverete sicuramente tante collaborazioni con artisti diversi: lo trovo il modo più costruttivo e fertile di portare avanti un progetto musicale come il mio.

 

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