Indastria: “Siamo più influenzati dalla periferia”

È uscito venerdì 10 marzo 2023 su tutte le piattaforme digitali “Non valgo niente”, il nuovo singolo del progetto Indastria, la rock band indipendente padovana. Un nuovo capitolo dolce-amaro che ci accompagna verso un nuovo album della band, una finestra intima e anche ironica dedicata a chi è incastrato in una routine scandita da giornate difficili. 

Abbiamo deciso di intervistarli, partendo come sempre dai loro tre album preferiti. Ed ecco com’è andata!

indastria

Indastria intervista

Quali sono tre dischi che a vostro parere sono stati fondamentali per la vostra formazione musicale? E per quale motivo?
System of a Down – Toxicity: I SOAD ci rispecchiano per la grinta e l’assurda allegria di cui abbiamo spesso bisogno quando ascoltiamo musica, e che ha caratterizzato soprattutto i primi anni degli Indastria.
Fabrizio De André – Storia di un impiegato: questo disco rappresenta il nostro amore per la scuola genovese e tutto il cantautorato italiano.
Marlene Kuntz – Catartica: questo brano rappresenta la colonna sonora dell’adolescenza di una generazione

Quanto Padova e la sua scena vi favorisce e vi influenza? Quali sono i luoghi della città che più vi rappresentano?
Padova musicalmente ci influenza poco, l’abbiamo vissuta negli anni dell’università quando ogni mercoledì era una festa assurda.
Siamo più influenzati dalla periferia, dai paesi di campagna dove ci si conosce tutti e l’unico modo di evadere dalla monotonia è formare una band.

In che modo “Non valgo niente” è un punto di svolta per voi?
Non valgo niente ci ha fatto raccontare una storia che può riguardare chiunque di noi, come per parlare direttamente all’ascoltatore e dirgli ‘’E’ capitato anche a te vero? E come hai reagito? Non ci puoi fare niente‘’
Non sappiamo se sarà un punto di svolta. Sicuramente per noi è un punto di inizio per qualcosa di nuovo.

E come si supera la fase del “non valgo niente”?
La si supera prendendone atto, in primis . E in secondo luogo capendo che molto spesso crediamo di non valere niente senza un reale motivo, solo per delle cazzate della quotidianità che ci danno fastidio, ma magari il giorno dopo cambiamo idea e ci svegliamo felici. Crediamo che nessuno “non valga niente”, ma che tutti l’abbiano pensato almeno una volta.

E se foste un drink quale sareste, e perchè?
Saremmo un gin lemon probabilmente: semplice, amabile al palato, ma che se esageri stai fuori per 2 giorni. Soprattutto dopo i 30.

Leggi anche –> Consulente Musicale: chi è, cosa fa e tutto quello che c’è da sapere

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