Ascari: “Vivo tutto questo come un alieno”

È uscito venerdì 28 aprile 2023 su tutte le piattaforme digitali per Gelo Dischi “Disco nostalgia”, il nuovo singolo di Ascari. Si tratta del secondo singolo dell’artista estratto dall’album d’esordio in uscita a maggio, “Italien*”. Il brano, il cui testo è co-firmato dall’artista e da Kaballà, è stato concepito e realizzato interamente nel 2020 durante il primo lockdown, cosa che si può evincere dal senso di inesorabile ripetizione del giro armonico e dal testo delle strofe, che parlano di un giovane adolescente che si confronta con un mondo interiore costellato di paura e solitudine, e la sensazione di un mondo esteriore che sta bruciando o andando in pezzi.

Abbiamo voluto parlarne direttamente con lui, a partire dai suoi tre dischi fondamentali, come sempre. Ed ecco com’è andata!

Ascari intervista

Quali sono tre dischi che a tuo parere sono stati fondamentali per la tua formazione musicale, e per quale motivo?

“Pornography”, dei Cure. Un album totalmente visionario, dark, poetico, un vero concept album, non una nota fuori posto. Credo che riuscire a scrivere un album del genere sia l’aspirazione di ogni musicista.

“Last Summer Dance”, di Franco Battiato. Doppio album live, mi fu regalata una copia pirata da un amico nell’estate dei miei 14 anni, è stato il modo attraverso cui ho iniziato a conoscere la musica del Maestro, senza la quale probabilmente non mi sarei mai nemmeno sognato di scrivere canzoni in italiano, essendo fanatico anglofilo.
É difficile spiegare l’intreccio di emozioni e ricordi che lego a quel doppio album, a quell’estate dei miei 14 anni e alla successiva, l’impatto che il linguaggio di Battiato ebbe su di me da quel momento e per gli anni seguenti, è veramente un macello di roba.

“Non al denaro, non all’amore né al cielo”, di Fabrizio De André. Altro concept album, un caso fenomenale in cui si intrecciano a livelli altissimi letteratura (“Antologia di Spoon River” di Edgar Lee Masters, nella traduzione italiana di Fernanda Pivano, che venne a conoscenza dell’opera giovanissima tramite Cesare Pavese, lo stesso che riuscì a farla pubblicare evitando la censura fascista in Italia, da cui è tratta ispirazione per i testi), musica da film (le musiche e gli arrangiamenti sono del maestro Nicola Piovani) e la voce e lo stile cantautorale inconfondibili di De André.

Ci racconti che connessione tra la copertina e il brano?

(Parlando di ”Disco Nostalgia”, immagino) Praticamente nessuna, rispetto al brano in sé. La copertina fa parte di un trittico che comprende la copertina del singolo precedente, “Me ne vado al mare (feat. Gianluca De Rubertis)” e quella dell’album, “Italien*”, in uscita il prossimo 19 maggio. Tutte e tre le immagini lavorano sul tema degli alieni e dell’evoluzione (o involuzione) umana. Questa in particolare vede le due figure umane al mare con sullo sfondo una

Quali sono i vantaggi dal punto di vista discografico del pubblicare un disco, oggi che siamo schiavi di numeri e algoritmi dei singoli? Come te la vivi in tal senso?

Vivo tutto questo come un alieno: non ne ho la più pallida idea.

Tra i tuoi collaboratori anche Luca Urbani. Come nasce il vostro rapporto, e come sei entrata entrato in Gelo Dischi?

Conoscevo Luca Urbani di fama da anni, per via della scena synth pop milanese che tanto mi è cara. É stato il mio ex manager, Gianni Cicchi, a suggerirmi di mettermi in contatto con la Gelo Dischi una volta ascoltato l’album, e il consiglio è stato veramente azzeccato.

Ultima domanda: se fossi un drink, quale saresti, e perchè?

Un Bloody Mary! Salato, piccante il giusto, e quando meno te lo aspetti arriva la vodka che ti stende.

 

 

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...
0.00 avg. rating (0% score) - 0 votes