Smeralda: “In ogni canzone che scrivo lascio un mio pezzo di vissuto”

Esce venerdì 14 luglio 2023 in distribuzione Universal Music Italia il nuovo singolo del progetto Smeralda, alter ego della ventiduenne Ginevra Enrica Smeralda Rescigno, dal titolo “Girasole”. Il brano segue il singolo di debutto pubblicato a marzo, “Diva” e parla, essenzialmente, di narcisismo e di egoismo. Il girasole è un fiore che è sempre stato associato alla positività e all’allegria, proprio per la sua associazione al sole. Tuttavia, non si è mai considerato che, guardando sempre al sole, non tiene mai conto dell’ombra alle sue spalle. Questo è diventato il paragone perfetto per tutte quelle situazioni in cui ci si confronta con persone che, senza considerare la sofferenza altrui, perseguono capricciosamente quello che il proprio ego vuole. È un brano catartico, che serve a realizzare quanto queste persone portino tossicità nella vita degli altri, danneggiando infine loro stesse.

Noi eravamo troppo curiosi, e l’abbiamo intervistata partendo come sempre dai suoi dischi fondamentali, per finire con il suo drink rappresentativo. Ecco com’è andata!

smeralda intervista

Smeralda – Girasole

Quali sono tre dischi che a tuo parere sono stati fondamentali per la tua formazione musicale? E per quale motivo?
Direi che i tre dischi più importanti per la mia formazione musicale sono “In Direzione Ostinata e Contraria” di Fabrizio De André, “Exuvia” di Caparezza ed “Emozioni” di Lucio Battisti. Tutti e tre mi hanno insegnato l’amore per le parole. In modo diverso, ognuno di loro ha ragionato molto sui testi dei loro brani , permettendo agli ascoltatori di emozionarsi profondamene e di ragionare su essi sotto diversi punti di vista. Io vorrei provare, a modo mio, a fare la stessa cosa con la mia musica.

Come mai hai scelto il tuo nome “Smeralda” perchè ti rappresentasse? Nonostante anche Ginevra sia un bellissimo nome?
Innanzitutto grazie del complimento, il mio nome mi piace molto! Originariamente avevo pensato di usarlo per presentarmi come artista, ma essendoci già un’altra artista chiamata Ginevra non volevo creare e avere problemi dì omonimia. Pensando quindi a quale nome d’arte adottare, la scelta è stata molto semplice in realtà. Smeralda è il mio terzo nome, datomi da mia nonna quando ero piccola. Mi è sempre piaciuto per via del richiamo al verde, ed essendo parte del mio nome completo, ho pensato mi rappresentasse al meglio.

Quando ti sei avvicinata alla musica, e quando hai capito che avrebbe fatto sempre parte della sua vita?
Mi sono avvicinata alla musica quando ero molto molto piccola. Mia mamma mi riconosceva dagli altri neonati che piangevano per via del forte vocione che avevo. Inoltre mi è sempre piaciuto cantare ed esibirmi, anche nelle piccole recite all’asilo. Ho sempre sentito una forte affinità con la musica e tutti i mondi adiacenti, come il musical o il teatro, che ho studiato per diversi anni. Quindi diciamo che la certezza che fosse una parte fondamentale della mia vita c’è sempre stata, ed è per me una costante irrinunciabile.

Quanto c’è di autobiografico in “Girasole”?
Girasole è un brano autobiografico al 100%. In ogni canzone che scrivo lascio un mio pezzo di vissuto, per quanto parafrasato. In questo caso, si trattava di elaborare una serie di situazioni in cui mi sono sentita ferita da persone che hanno agito per puro egoismo. Si può tranquillamente definire uno “sfogo” a tutti gli effetti.

Se fossi un drink quale saresti, e perchè?
Io non sono una gran bevitrice, principalmente perché non digerisco molto bene l’alcol. Però mi piace molto fare aperitivo, per stare in compagnia e chiacchierare con gli amici. Quindi se dovessi scegliere, penso sarei un Hugo (o White Spritz) leggero, semplice, e conviviale.

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