FRIDAY IN LOVE #54: le pagelle de Le vite degli altri, I libero professionista e Gabriella Rinaldi

Friday in Love #54 porta le pagelle di tre nuovi album: “Disturbo della Quiete Privata” de le vite degli altri, “Cesar Martins” de I libero professionista, e “Alia” di Gabriella Rinaldi.

Friday in Love #54

le vite degli altri – Disturbo Della Quiete Privata

Originalità disco:

Esce oggi l’EP d’esordio de le vite degli altri, quartetto milanese che combina sonorità shoegaze, post-rock ed emocore all’interno del background alternative rock. Disturbo della Quiete Privata vuole esplicitare senza lasciare dubbi come le vite di ciascuno siano simili e assimilabili, le esperienze e le reti sociali siano comuni. Il titolo incalza l’ascoltatore a creare una dissonanza rispetto all’immagine di vita perfetta e armonica, poiché solo la confusione permette – secondo gli artisti – di esprimere appieno le proprie emozioni scegliendo il tono e la voce più adatti ai propri sentimenti.

Armonia tra le tracce:

I 5 brani dell’EP si snodano all’interno di un mix di “rabbia, fuzz e pogo”, come descritto dagli stessi musicisti. Le sonorità rendono l’opera consistente e coerente con il genere e lo stile di riferimento, un pungo a dita strette che colpisce l’ascoltatore e lascia la mente stordita ad elaborare quanto appena sentito.

“Senza più dormire” parla di solitudine; “Alberghi di vetro” di rassegnata disillusione. “Come fai” parla di dolore, “Stefano” è una promessa, “Temporale” è un momento di confessione tra l’uomo e il foglio di carta.

Brani degni di nota:

Se le sonorità sono ben miscelate pur restando coerente con il tema principale, i testi sono accumunati da una tristezza latente, quasi un essere senza speranza. Tra tutte le canzoni, il brano che forse si discosta come spirito per lasciare un vago dubbio di redenzione, è Temporale.

Voto: 8/10

I Libero Professionista – Cesar Martins

Originalità disco:

Friday in Love #54 resta sempre a Milano, il genere di riferimento è sempre l’alt/rock ma la band in questione sono i Libero Professionista, band formata da quattro musicisti e attiva live dal 2019. Il loro EP d’esordio, Cesar Martins, è disponibile dallo scorso Natale, un insieme di 4 brani estremamente punk rock. L’energia che traspare dall’ascolto dei pezzi è innegabile, sintomo e conseguenza dell’essersi forgiati attraverso i live, battezzati dal palco e dalla risposta del pubblico presente ad incoraggiare ed ascoltare le creazioni degli artisti.

Armonia tra le tracce:

Gli ingredienti fondamentali dell’EP sono chitarre veloci ed intense, e ritmo sempre incalzante, serrato, che non lascia tregua. Se il manifesto de i libero professionista è sicuramente l’appartenenza all’alt/rock, ogni brano ha una sfumatura di genere particolare: “Siamo gli stessi” si muove su tonalità alternative rock che ricordano i primi anni del 2000, e parla di depressione, usando come metafora una “festa” a cui non si vuole partecipare, ma nella quale ci si è ritrovati per forza. “Sei qui” è più energica, la canzone sicuramente più punk delle quattro, la cui dinamica segue il tema del testo, ovvero la fine della relazione e il passaggio dall’apatia alla rabbia. “Disordine” è una buona via di mezzo tra il punk rock anni 2000 e quello che sta tornando in questi ultimi anni. Il brano è malinconico, racconta la fine di una relazione e la disillusione nel capire che cercare l’ordine nell’altra persona è stato fallimentare. L’EP si chiude con “Cesar Martins”, title track, un brano senza regole, che racchiude le frasi e gag ricorrenti tra il gruppo di amici – uno dei quali è proprio il Cesar del titolo.

Brani degni di nota:

Come senso e omaggio al proprio gruppo di amici, direi che Cesar Martins sia una sorpresa originale e sincera.

Voto: 8/10

Gabriella Rinaldi – Alia

Originalità disco:

Lo scorso 19 gennaio Gabriella Rinaldi ri-pubblica un suo vecchio lavoro del 1995 , dando nuova vita e respiro ai 4 brani che compongono l’EP “Alia”. Suoni sono anni 90, ma sempre attuali, e soprattutto si intuisce quanto l’autenticità di un progetto permetta allo stesso di rimanere giovane, senza data di scadenza.

Le sonorità – pop – dividono i quattro brani in due coppie, i primi due “Stendermi un po’” e “Raggio di Luna” sono più R&B, Blues, jazzeggianti; “Ritmo del cuore” e “Le aquile” sono invece più solenni, meno allegri, più interiori.

Armonia tra le tracce:

Desiderio di libertà e dare spazio alla propria interiorità sono i temi principali dell’EP, che fungono da filo conduttore attraverso tutte e quattro le tracce. Sono talmente ben amalgamati e consistenti come progetto che realizzerebbero una perfetta colonna sonora.

Brani degni di nota:

“Stendermi un po’” è senz’altro il brano più coinvolgente, più entusiasmante, ben distinto come genere e come sonorità, che permettono di mettere in risalto le capacità vocali di Gabriella. Il ritornello, catchy e musicale, rimane in mente ed è molto radiofonico.

Voto: 8/10

Leggi anche -> Friday in love #53: le pagelle di Fabrillo Mozzillo
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