Francamente, intervista: «La coerenza è una favola che ci piace raccontare»

Qualche giorno fa ti abbiamo presentato il nuovo singolo di Francamente, “Contaminazione”. Il brano ci è piaciuto così tanto che abbiamo voluto conoscere un po’ meglio la cantautrice torinese.

francamente contaminazione

Ciao Francesca, è un piacere intervistarti! Iniziamo subito con la prima domanda: come mai hai scelto il nome d’arte “Francamente”?

Ciao a voi, vi assicuro il piacere sia mio.
“Francamente” esprime una contraddizione. Letteralmente significa “dire il vero”, ma se “Franca” diviene soggetto, allora l’avverbio si trasforma in “Franca mente”, cioè Franca “dice il falso”. Due significati opposti in un’unica parola. Ho pensato che gli esseri umani sono fatti allo stesso modo e questo ha determinato la scelta del nome. Ogni persona ama e odia, desidera e fugge nello stesso tempo. La coerenza è una favola che ci piace raccontare e ascoltare.

Raccontaci un po’ la tua storia. Come ti sei avvicinata alla musica?

Non saprei individuare un anno preciso, da che ricordi la musica c’è sempre stata e mi auguro sia così in futuro. Ho iniziato a suonare in una rock band al liceo. Facevamo cover dei Led Zeppelin e di Janis Joplin, scoprendo in saletta la portata politica che la canzoni possiedono. Ho poi studiato canto classico, sperimentato altri generi e raggiunto infine il cantautorato. La musica è un alfabeto, con il quale si possono costruire tutti i linguaggi che si desidera. Credo che sia stata questa profonda libertà ad avermi avvicinata e a tenermi ora legata alla musica.

Qual è stato l’evento più significativo per la tua carriera artistica?

La partecipazione al Reset Festival (Off Topic, Torino) nell’ottobre 2019. Il format è il seguente. Vengono scelti 4 progetti musicali affiancati ciascuno da un mentor, nella scorsa edizione Erica Mou, Zibba, Pau dei Negrita e Pierpaolo Capovilla. Il lavoro però è corale. I musicisti suonano, mangiano e ridono insieme per giorni, mescolando le proprie idee in un ambiente creativo e stimolante. Tutto ciò che si vive rimane appiccicato addosso nei mesi successivi, spingendo a migliorarsi nel fare arte.
In questa occasione ho inoltre conosciuto Fabrizio Pan (Pan Music Production), con il quale è nata la collaborazione che mi vede ora sotto la sua etichetta.

Passiamo al tuo nuovo singolo “Contaminazione”. Come è nato questo brano?

Venire contaminati è qualcosa che si subisce e che non si può controllare. Lo stesso accade agli esseri umani che vivono insieme: senza rendersene conto, si trasmettono espressioni linguistiche e movimenti. Quando ci si separa da qualcuno, non rimane colpita solo la dimensione dell’affetto, ma anche quella della quotidianità, poiché bisogna disimparare a compiere i gesti che si fanno quando si è in due. Questo racconta il brano. La difficoltà di disintossicarsi dalle abitudini di chi è vissuto con noi.

E’ in previsione un album? In caso quando uscirà?

Un album ancora no, ma incrocio le dita. Fatelo anche voi.

Ultima domanda di rito: se dovessi descriverti con un cocktail quale sceglieresti?

Temo tu abbia beccato l’unica cantautrice astemia di tutta Torino. Vale descriversi con il succo al mirtillo?

 

 

https://www.facebook.com/francamente.official/

 

Leggi anche —> RESET Festival 2020 confermato: dal 5 al 10 ottobre all’Off Topic di Torino

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