Larocca: “Un bel calice di vino rosso, corposo come il Primitivo”

E’ uscito il 15 luglio 2021 Fatto D’Argilla, il nuovo album di Larocca vincitore del bando Puglia Sounds Records e Puglia Sounds Producer 2020/2021. Il secondo disco del cantautore pugliese riflette sulla perpetua condizione di trasformazione dell’uomo e di come il tempo ne disegni i contorni, come una mano bagnata modella l’argilla. Un disco fatto d’argilla, come materia viva con la quale si sperimenta, in una condizione artigianale.

larocca intervista

Larocca intervista

Qual è il tuo posto nella scena musicale italiana?

Questo forse non dovrei essere io a dirvelo, non mi piace auto-definirmi, faccio quello che mi piace fare, al momento scrivo canzoni Pop poi magari il prossimo anno mi butto sul metal (no scherzo!), però mi piace sentirmi libero non per forza inserito in una categoria o un genere.

Hai già avuto modo di esibirti dal vivo da quando è possibile? Com’è andata?

In realtà l’ultimo live in cui ho suonato con la mia band è stato a Torino in occasione del Reset Festival l’inverno scorso, è stato un concerto bellissimo, abbiamo suonato all’Off Topic, c’era un’atmosfera magica. Adesso, da poco, ho pubblicato il mio nuovo disco e stiamo lavorando proprio al live. Ho una notizia freschissima riguardo i live, siamo stati invitati con la mia band da Puglia Sounds per suonare al Medimex a Taranto che si terrà dal 15 al 19 settembre. Sarà un’occasione unica per far ascoltare la mia musica

Qual è il tema di Fatto D’Argilla?

Fatto d’Argilla parla della perpetua condizione di trasformazione delluomo e di come il tempo ne disegni i contorni, come una mano bagnata modella largilla. Un disco fatto dargilla, come materia viva con la quale si sperimenta, in una condizione artigianale.

Quali sono i tre brani che sono stati fondamentali per la tua formazione?

Il primo tra tutti è sicuramente Starway to Heaven dei Led Zeppelin che rimane la mia band preferita, quel brano ha tutto dentro! Il secondo vi direi Quando sarò capace di amare di Gaber e poi C’è Tempo di Ivano Fossati.

Se fossi un drink, quale saresti e perchè?

Se fossi un drink vorrei essere un bel calice di vino rosso, uno di quelli corposi come il Primitivo. La mia musica non credo possa essere un fresco cocktail, anche se mi piacerebbe scrivere canzoni più “leggere”. Credo però che sia giusto che la musica diventi un mezzo per far pensare, magari anche divertire e distrarre, regalare un sorriso, ma non solo.

 

 

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