Jamila: “Sarei una birra, perché è uno degli alcolici meno inquinanti”

E’ uscito il 12 novembre  “FRAMMENTI”, l’album di debutto di JAMILA. Un nuovo e definitivo capitolo per la cantautrice italo-algerina di stanza a Firenze. Frammenti sono brani che si muovono in equilibrio perfetto tra acustico elettronico, tra introspezione e voglia di condividere il più possibile con gli ascoltatori.

Abbiamo scambiato quattro chiacchiere direttamente con lei.

jamila intervista

Jamila intervista

Com’è stata la tua esperienza con Beniamino Barrese?

Di Beniamino ho colto fin dalla prima telefonata l’estrema dolcezza e tenerezza. E’ stata un incontro speciale quello che ho avuto modo di fare con lui ed una collaborazione altrettanto dolce, rispettosa, candida e unica. Le nostre chiacchierate sono sempre state ricche di ascolto e interesse ed ho capito cosa significa rapportarsi con una persona interessata veramente a conoscere la tua storia per poi rappresentarla in un lavoro dignitoso. Il filmato finale mi ha toccata e commossa molto.

E con Zibba?

Lavorare con Zibba è stato stimolante, fonte di grande crescita artistica e di aiuto per capire come funziona il mondo della produzione musicale. Nelle sessioni in studio ha svolto molto bene la mansione da mentore, artistico e non solo e a modo suo anche lui ha saputo ascoltarmi.

Qual è la storia alternativa che avresti voluto vivere?

Non so bene cosa rispondere a questa domanda, la mia storia mi piace ed ogni giorno è un passo avanti nel percorso per apprezzarla e viverla.

Quali sono stati i tre dischi che sono stati per te più fondamentali?

Solo negli ultimi anni ho iniziato ad ascoltare la musica apprezzando album interi, quindi nel passato potrei identificare solo artisti fondamentali, che ad oggi nemmeno riesco a ricordare se devo fare un elenco. Ora come ora album fondamentali sono l’album di Tamino “Amir”, “anagnorisis” di Asaf Avidan.

Se fossi un drink quali saresti, e perché?

Se fossi un drink probabilmente sarei una birra, è uno degli alcolici meno inquinanti (ovviamente non parlo di quelle di produzione industriale), non ha bisogno di zuccheri eccessivi per essere buona e deriva esclusivamente da una pianta e una fantastica azione che è la fermentazione.

Leggi anche –> Musica, come è cambiata l’industria musicale in dieci anni

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