Delvento: “Mi spaventa la totale incapacità di sognare”

É uscito venerdì 13 ottobre il nuovo singolo del progetto Delvento. Il brano è parte di un doppio singolo dove sarà presente anche “Fiore di Maggio”, la cover di Fabio Concato cantata nella fase delle audition. 

In occasione dell’uscita del brano è previsto un tour autunnale di oltre 15 date, tra cui quattro appuntamenti a fianco di Nicolò Carnesi nel centro Italia a Ottobre, la Milano Music Week a Novembre e un grande evento nella nativa Messina a Dicembre, prima di concludere a Roma a Gennaio 2024.

Noi lo abbiamo intervistato, partendo come sempre dai suoi dischi fondamentali. Ecco com’è andata!

delvento

Delvento intervista

Quali sono tre dischi che a tuo parere sono stati fondamentali per la tua formazione musicale? E perchè?

Tre dischi fondamentali per me, per la mia musica e per il mio stato d’animo quando ho bisogno di ritrovarmi un po, sono:

“Francesco De Gregori” di Francesco De Gregori – Anno di pubblicazione 1974. 

Penso che questo sia uno degli album più poetici, intimi e spontanei della musica Italiana; Un album che De Gregori, ho sentito dire, rinneghi perchè troppo acerbo (Musicalmente probably? ). Secondo me è proprio questa spontaneità che fa dell’album un capolavoro inimitabile; Sono tutte poesie bellissime dalla traccia 1 alla traccia 11. Quando ascoltai per la prima volta “Cercando un altro Egitto” (Traccia 2 dell’album), ero ignaro del fatto che De Gregori mi stesse aspettando a fine canzone con un verso a forma di Arco teso puntato dritto al mio cuore: “un amico d’infanzia dopo questa canzone mi ha detto – è bellissima è un incubo riuscito, ma dimmi sogni spesso le cose che hai scritto oppure le hai inventate solo per scandalizzarmi? – Amore Amore naviga via, Devo Ancora Svegliarmi”.  Quest’album è un must per i miei viaggi in treno, non conto più le volte in cui è capitato che lo riascoltassi tutto d’un fiato.

“Either/Or” di Elliott Smith 

La Nostalgia,il post grunge, l’incredibile maturità di un Cantautore polistrumentista che è riuscito a mettere tutta la tristezza, tutto ciò che del mondo non funzionava sotto il suo punto di vista in uno degli album cantautorali per me più belli di sempre. La traduzione stessa della Malinconia in musica. Ho imparato molto dal fingerstyle di Elliott Smith e dal suo modo di concepire le Armonie. Una delle mie canzoni preferite dell’album è “Angeles”, ve la consiglio. 

“+” di Ed Sheeran, “Every Kingdom”di Ben Howard – anno di pubblicazione 2011 

So che dovevo sceglierne 3 in tutto però c’è da dire che questi due album, pubblicati entrambi nel 2011, sono stati importantissimi per il mio switch e la mia rinascita come cantautore. Ed sheeran e Ben Howard, Cantautori, entrambi più grandi di me di qualche anno, pubblicavano questi due capolavori mentre io stavo in soffitta con la chitarra e i miei quaderni pieni di canzoni a sognare grandi avventure, palchi giganti, Canzoni bellissime; posso dire che se ho avuto la forza di inseguire i miei sogni è anche grazie a loro. “+” e “Every kingdom” sono due album bellissimi; Per ascoltarli insieme li ho raccolti in una playlist spotify aggiungendo anche qualche brano bonus in modo tale da poter fare ascolto incrociato soprattutto quando ho viaggi lunghi da affrontare ( sono più di tre ore di musica ahahha). Allego il link alla playlist → Every Kingdom + by Dellie’s

 

Quali pensi che siano le difficoltà della discografia in Italia?

Ma in realtà non vedo grandi difficoltà, la cosa che vedo in giro e che mi spaventa di più è la totale incapacità di sognare, anzi più che incapacità parlerei proprio di Abnegazione del Sogno da parte della gente e quindi da parte degli ascoltatori che poi in teoria dovrebbero essere coloro che vengono ai concerti a sognare connettendosi con la Musica. Sognare sta alla base del far Musica e i sogni si alimentano in un sistema in cui il sognare è condiviso.

E potessi tornare indietro, rifaresti anche X-Factor? Cosa ti ha spinto a partecipare a un talent, nonostante i numerosi pregiudizi che spesso sono in contrasto con la musica indipendente? 

Quando iniziai la mia grande avventura mi ripromisi di seguire il Flusso e quindi di buttarmi a capofitto su qualsiasi cosa mi si presentasse sul cammino e così è stato anche per X Factor. Sono molto contento di essere capitato in quel girone infernale, ho acquisito tante consapevolezze e il contesto mi ha insegnato tanto su me stesso e sulla gestione di Palchi importanti sotto pressione. Chiaramente non rifarò X Factor, quello che dovevo apprendere ho appreso. Chissà quale sarà la prossima isola sulla quale il “Flusso” mi farà approdare.

Hai già in programma delle uscite? Cosa puoi anticiparci?

Yeeee. Il 27 Dicembre uscirà un Singolo, titolo “Trovati qualcosa da dire”, uscirà in concomitanza con un concerto che farò a Messina, nella mia città, la notte del 26 Dicembre al Centro Multiculturale Officina.

E se fossi un drink, quale saresti, e perché?

Sarei sicuramente una “Michelada”. Questo drink è stato creato nella mia città al Le Roi, storico Cocktail Bar di Messina; Si tratta di un drink a base di Weissbier e Tequila con aggiunta di Tabasco, Pepe, Sale Nero di Cipro, Salsa Worcestershire, Peperoncino Jalapeño, Salsa Chili, Cetriolo, Crusta di sale. Sarei sicuramente questo Drink, che a parte essere buonissimo rispecchia anche abbastanza fedelmente la mia follia.

Leggi anche –> “Landmines”, il nuovo singolo dei Sum 41 che anticipa il disco

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