I Neck Deep, band inglese formatasi nel 2012, negli ultimi anni hanno avuto una crescita incredibile diventando una delle band pop-punk di riferimento sulla scena. E’ uscito il 19 gennaio il loro ultimo album, un vero e proprio manifesto del pop-punk. Ecco la nostra recensione.
NECK DEEP: IL QUINTO ALBUM DELLA BAND
Anticipato nei mesi dai singoli “Heartbreak of the century” e “Take me with you”, il nuovo album dei Neck Deep è duro, ma con melodie coinvolgenti. E’ esattamente tutto quello che sono loro, ma portato ad un livello superiore.
Il self-titled parte a bomba con due pezzi old school e duri come “Dumbstruck Dumbf**k” e “Sort Yoursefl Out”, quest’ultimo il più veloce di tutto il disco. Non solo suono duro e potente, ma testi sempre coinvolgenti, originali e poetici ed introspettivi come “They May Not Mean (But They Do)”. Un album completo, dove la band conferma il nome che si è creato in questi anni diventando una delle band più influenti sulla scena.
Menzione speciale per “Moody Weirdo”, decisamente uno dei miei preferiti con un ritornello che riesce ad essere catchy senza snaturare il suono della band.
“Abbiamo lavorato sodo per realizzare questo album, ma siamo stati sinceri con noi stessi e abbiamo fatto un album che ci rappresenta, questo lavoro rappresenta il suono che sappiamo di avere e che siamo capaci di realizzare”, commenta il leader Ben Barlow. Un disco old school anche nella realizzazione: la band ha scelto di registrare a poche miglia da dove sono cresciuti, da soli, senza l’aiuto dei molti produttori e collaboratori che avrebbero voluto lavorare con una delle ultime band pop-punk.
I Neck Deep sono forse la rappresentazione perfetta del pop-punk. A chi non conosce il genere consiglierei di ascoltare questo album perché è tutto ciò che unisce il pop-punk del passato alla scena di oggi, che loro dominano meritatamente.
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